Nell’ambito del progetto “Cinema e Lavoro”, promosso dalla Provincia del Medio Campidano e dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda, giovedì 28 maggio dalle 17 nei locali dell’ex Mattatoio di Serrenti in via Nazionale 280, si svolgerà l’evento “Donne e lavoro: una conciliazione possibile?”, organizzato in collaborazione con la commissione comunale per le Pari opportunità. Incentrata sul tema delle politiche di conciliazione dei tempi di cura e lavoro, della maternità, qualità e modalità di partecipazione delle donne al mercato del lavoro, spesso intrisa di discriminazioni e disuguaglianze, la discussione verrà arricchita dalla proiezione di due cortometraggi, che vedono come protagonista l’attore Elio Turno Arthemalle. “Tu ridi” della regista Chiara Sulis sulla precarietà del lavoro e “La mamma è il posto fisso” sul rapporto lavoro, donne e cura, diretto dalle registe Emanuela Cau e Gisella Congia. <La discriminazione che coinvolge le donne – ha dichiarato Caterina Deidda, neoeletta presidente della Commissione – è il fattore culturale e politico che tende ad escluderle dal mondo del lavoro, poiché la difficoltà maggiore riguarda la conciliazione fra maternità e lavoro; difficoltà a conciliare cura familiare con occupazione esterna. In altri termini gli ostacoli principali si chiamano maternità a tempo>. Oltre alla presidente Deidda e al direttore della Società organizzatrice Antonello Zanda, al dibattito interverranno il sindaco di Serrenti Mauro Tiddia, Lorena Cordeddu esperta in Politiche del lavoro e sociali della Provincia del Medio Campidano, il pedagogista Gianluigi Loi, Filippo Poddesu consigliere comunale e componente della commissione Pari opportunità di Serrenti, l’assessore comunale alle Pari opportunità Monica Lampis e l’onorevole Rossella Pinna, componente delle commissioni Lavoro e Sanità in Consiglio regionale. <Le politiche per il lavoro, la promozione dell’impresa femminile, la conciliazione rappresentano un buon punto di partenza per la valorizzazione delle donne e lo sviluppo delle loro potenzialità – ha affermato il sindaco Tiddia – occorre favorire e mettere in atto politiche attive di conciliazione dei tempi di vita>.
Marisa Putzolu
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