“Forse, adesso che lo scrivo, lo ricorderete tutti quel palo di ferro che c’è all’inizio della casa, oppure vicino al negozio dei Di Palma. Era messo apposta per legare i cavalli della gente che veniva da fuori paese per fare acquisti di roba e tutti i tipi di biancheria o di cucito…”
Questo passo del libro “I ricordi di zia Maria” di Maria Zucca, ha sicuramente portato la memoria dei serramannesi un po’ più anziani indietro nel tempo. I giovani, invece, probabilmente non sanno a quale palo di ferro si riferisca zia Maria e le persone più distratte, si sono certamente domandate se esiste ancora.
Qualcuno, incuriosito, è persino andato a controllare e, sorpresa, l’oggetto descritto nel libro, è ancora lì, al suo posto. Reso invisibile dalla fretta di chi gli passa davanti ogni giorno, resiste al tempo ed alle intemperie. Nonostante la strada sia stata asfaltata svariate volte, il marciapiede costruito e ricostruito e le case vicine restaurate e tinteggiate, nessuno, fortunatamente, ha toccato l’antico e un po’ arrugginito “parcheggio” per i cavalli. Un piccolo monumento a ciò che eravamo. Guardandolo, sembra quasi di vedere zia Maria Zucca che, ancora bambina, non voleva andare a scuola e, per perdere tempo, girava attorno all’anello di ferro e poi tornava a casa e diceva alla mamma di aver trovato il portone già chiuso.
Francesca Murgia
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