Dopo il successo della scorsa edizione, il 5 giugno alle 18.30 nell’Istituto Europeo di Design, in viale Trento a Cagliari, riparte Polline, il festival di musica elettroacustica e nuove tecnologie, prodotto e coordinato dall’associazione TinConZero in collaborazione con il Conservatorio di musica di Cagliari e realizzato dagli allievi del corso di musica elettronica. Il Festival, realizzato con il contributo regionale e il patrocinio comunale, proseguirà sabato 6 e domenica 7 ai giardini pubblici, dove si esibiranno giovani compositori di opere musicali elettroniche, sperimentali e transmediali che nell’edizione di quest’anno hanno come tema principale ed unificatore il Silenzio. <I progetti – fanno sapere gli organizzatori – prendono spunto da Cage per la sua interpretazione del silenzio come occasione di contemplazione e riappropriazione e come possibilità di acquisire consapevolezza dell’inquinamento acustico e dei suoni che ci circondano. Gli artisti offriranno con la loro opera una propria visione e interpretazione del silenzio>. Venerdì 5 il gruppo FMProject di Federico Branca (audio) e Michele Pusceddu (video) presenterà “Basic Element”, che congiunge l’approccio compositivo puro a quello più libero dell’improvvisazione. Filippo Medas con “The Subtle Engine”, un filmato che ricrea la consapevolezza della natura delle cose e dell’identità umana attraverso la contemplazione silenziosa delle antiche tradizioni spirituali orientali ed occidentali. Giorgia Mascia presenterà “Il suono del silenzio”, improvvisazione per Cithare e live electronics, uno strumento realizzato dallo scultore Andrea Forges Davanzati, costruito da bambù indonesiano, privo di nodi interni, levigato e corredato da corde metalliche con ponticelli in legno duro di Iroko. Concluderà la prima serata, Emanuele Perra, con “Casa mia”, un progetto audiovisivo basato su un racconto della scrittrice ungherese Agota Kristof, una riflessione sonora su cosa rappresenta la casa come dimensione di sicurezza. Ospite d’onore della serata del 6 l’antropologo inglese Tim Hodginkson, compositore, performer e co-fondatore del gruppo avant-progressive rock Henry Cow, celebre per le sue performance e ricerche su musica e sciamanesimo in Siberia. Seguiranno i giovani talenti Emanuele Balia e Mirko Atzori con “Quattro silenzi”, una performance elettroacustica, prodotta da un duo di chitarre elettriche nella quale alle note si associano, tramite laptop, elementi sonori caratteristici di quattro situazioni della quotidianità: casa, ufficio, parco e mare. Andrea Deidda con “TK23”, composizione di suoni, rumori di sottofondo, ottenuti da nastro magnetico e microformazione di un registratore a bobina. E infine la performance audio-video “Ezdac” di Davide Marongiu, Raffaele Tronci e Valentino Nioi. La seconda edizione di Polline concluderà con “Clock”, l’orchestra di computer music, composta dagli studenti del corso di musica elettronica del conservatorio: Andrea Balia, Andrea Deidda, Andrea Francesco Cossu, Andrea Scalas, Davide Marongiu, Emanuele Balia, Filippo Medas, Giorgia Mascia, Giuliano Cau, Nicola Costa, Simone Frau, Stefano Cocco, Stefano Manconi, Stefano Marcia, Raffaele Tronci, Valentino Nioi e Yi Zang. Ad esibirsi nell’ultima serata, anche Andrea Francesco Cossu con “Remember Through”, Emanuele Balia e Stefano Manconi, Stefano Cocco con “Sottofondo” e Francesco Medda con “Ctu Ctu”.
Marisa Putzolu
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