In questi mesi, molti serramannesi sicuramente avranno visto le porte spalancate dell’ambulanza, magari sulla piazza Gramsci o nel parcheggio del Comune, con gli operatori intenti al soccorso o in preparazione al trasporto di un paziente.
Frazioni di secondo, poi ci si rende conto che l’infortunato è un manichino, perciò si tratta di un’esercitazione, molto realistica. Dal mese di gennaio infatti ha avuto inizio, con frequenza settimanale, un corso specifico per la formazione tecnico, pratico e strumentale organizzato per i volontari della Croce Verde, per mantenere un livello di qualità elevata nel primo intervento e nel supporto all’unità di soccorso avanzato.
Il presidente, Ivo Scalas, nel suo primo anno alla guida dell’Associazione ha pensato al coinvolgimento di un formatore, con ampia esperienza professionale nelle procedure di salvataggio, per fornire supporto operativo al gruppo e trasmettere sicurezza e determinazione per affrontare al meglio le circostanze più critiche.
Agli incontri, sotto la guida attenta dell’istruttore Fabrizio Carta, partecipano una quindicina di volontari che, ciascuno con un proprio ruolo, vengono preparati sul modo di comunicare con il paziente, sulle probabili conseguenze di un trauma, le prime tecniche di rianimazione, il trasferimento in ospedale.
<<Si tratta di una fra le diverse iniziative che promuoviamo per due intenti, uno strettamente legato all’altro; migliorare la qualità del servizio al cittadino attraverso una formazione dei Volontari adeguata e allo stesso tempo coinvolgere i cittadini affinché ci sia il sostegno di un più ampio numero di volontari>> sono le parole del presidente Ivo Scalas, che mette l’accento su una delle note dolenti per tutto il settore del no profit che svolge servizio di pubblica utilità quotidiana: carenza di volontari.
In questi dodici mesi diverse sono state le iniziative, dalla Pedalata Verde, all’Open Day dimostrativo con due simulazioni sul campo, di intervento su sinistro stradale e di immagini tratte dall’archivio storico esposte nelle sale della sede – in questi giorni ricorre il 25° dalla nascita dell’Associazione – dalla formazione nelle scuole al BLSD, per le società sportive con la quale si consegue l’abilitazione – da parte degli allenatori o dirigenti che si rendono disponibili – per l’uso del defibrillatore in campo.
Insomma, grandi successi in venticinque anni e almeno fino ai cinquanta, da oggi ci auspichiamo un grande futuro.
Giovanni Contu
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