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Attualità Guspini Pabillonis

Addio a Don Petronio Floris, il prete giornalista vicino ai minatori di Montevecchio e alla gente

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di Gian Luigi Pittau

Si è spento oggi Don Petronio Floris, lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile. Un sacerdote sempre vicino alla gente e che da anni era direttore del quindicinale della diocesi di Ales-Terralba “Il Nuovo Cammino”. A Don Petronio, prete giornalista sempre vicino ai minatori di Montevecchio  e agli operai della zona industriale di Villacidro, si devono tantissime iniziative nel mondo ecclesiastico e nel sociale nonché  numerose pubblicazioni di grande valore.
Don Petronio, a lungo socio dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi), è stato per oltre 10 anni parroco della cattedrale di Ales a cui ha dedicato un bellissimo libro proponendo un itinerario storico-artistico. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute sono peggiorate, ma fino all’ultimo ha sempre mantenuto le relazioni con tutti fino al rientro nel suo paese natale a Pabillonis dove giovedì 17 giugno alle 16.30 saranno celebrate le esequie nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine della Neve.
Ad Ales don Petronio era arrivato nel 2010 e nel foglietto della parrocchia di San Niccolò Don Angelo Pittau lo saluta con tanto affetto: “Don Petronio Floris è stato nominato dal vescovo mons. Giovanni Dettori parroco della cattedrale di Ales. Lascia così la parrocchia di San Gio-vanni Bosco che l’ha visto primo parroco, parroco fondatore. Durante il suo periodo si è costruita la chiesa, la casa parrocchiale e le opere parrocchiali, si è edificata soprattutto la comunità.
A Guspini don Petronio è da quarant’anni: prima cappellano a Montevecchio dove ha seguito famiglie e operai mentre la miniera agonizzava e poi moriva del tutto. Divenuto vice parroco a Guspini nella parrocchia di San Nicolò Vescovo con mons. Michele Pinna e Mons. Salvatore Spettu, pian pia- no ha sposato letteralmente il quartiere di Is Boinargius seguendone lo svi-luppo sociale, urbanistico, seguendo l’insediamento delle famiglie, delle strutture civili e sociali, diventando punto di riferimento per tutta la comunità civile ed ecclesiale.
Il suo impegno ha portato in modo naturale alla nascita della comunità parrocchiale San Giovanni Bosco e alla sua nomina a parroco. Alla comunità parrocchiale ha dato un volto, un’identità nata dalle sfide del Concilio Vaticano II, dall’attenzione alla persona, dall’evangelizzazione più che dalla sacramentalizzazione, da un essere qui e adesso più che dal giocare un ruolo, dall’attenzione ai problemi della gente (famiglia, salute, casa, lavoro, giustizia e… sport naturalmente!), dal calarsi nella vita della gente.
Don Petronio lascia Guspini dopo quarant’anni di testimonianza, di servizio, di discreta presenza.
Guspini comunità sociale ed ecclesiale perde molto con questa parten- za di Don Petronio. Si fa un vuoto che un semplice avvicendamento di preti non può riempire. Il prete non è un funzionario, non è intercambiabile; i padri non si cambiano, un padre che se ne va lascia un vuoto incolmabile.
Grazie don Petronio”.

il Vescovo Mons. Roberto Carboni, i Vescovi Emeriti Mons. Antonino Orrù e Mons. Giovanni Dettori, unitamente al Presbiterio di Ales-Terralba, accompagnano con la preghiera il ritorno alla Casa del Padre di don Petronio Floris. Nel partecipare al dolore dei familiari, ne ricordano con gratitudine il fedele ministero svolto in diverse comunità e il generoso servizio reso a livello diocesano, soprattutto nell’ambito della comunicazione e con una particolare attenzione ai problemi sociali e del lavoro, ed invitano la comunità cristiana ad unirsi nella preghiera del fraterno suffragio.
Tutta la redazione della Gazzetta del Medio Campidano si unisce al dolore dei familiari nel ricordare l’impegno che ha sempre contraddistinto la sua vita. Don Petronio Floris è stato ordinato sacerdote nel luglio del 1965. Dopo una parentesi di insegnante di lettere nella scuola parificata del seminario di Villacidro, dall’ottobre del 1970 al 1981 assume l’incarico di cappellano nella miniera di Montevecchio. Dal 1981 al 1984 è vice parroco di San Nicolò a Guspini, il 31 gennaio 1984 è nominato parroco di San Giovanni Bosco, la terza parrocchia di Guspini, nel quartiere di Is Boinargius.

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