di Dario Frau
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Anche in paese è stata collocata la “Panchina letteraria”. Molti cittadini, incuriositi, si soffermano nel portico del municipio per guardare e osservare la particolare panchina con una scritta e una foto panoramica del paese.
Una panchina caratteristica che l’amministrazione comunale ha regalato alla comunità, con la finalità di avvicinare i cittadini di ogni età alla letteratura, alla lettura e conoscere e mantenere vive le radici del proprio paese.
La forma ricorda, infatti, un libro aperto e riporta una frase tratta dal romanzo “La luna e i falò” di Cesare Pavese, dove si evidenzia l’importanza “di avere una radice, sempre, ovunque dove ti portino le strade e il destino”.
Un messaggio per la comunità pabillonese e per coloro che hanno lasciato e lasciano il loro paese per motivi di lavoro, ma che la memoria e la nostalgia li portano sempre al ricordo delle loro radici.
Le panchine letterarie sono ormai diffuse in molti paesi e città di varie parti del mondo e sono state chiamate così perché già al primo sguardo fanno capire l’importanza dell’istruzione e della cultura.
Un paese che invita i propri cittadini, i propri giovani a leggere e a documentarsi è, infatti, una comunità democratica e civile. Un simbolo per ricordare che la cultura è nemica dell’ignoranza, dell’arroganza, dell’ingiustizia, ma è anche un particolare strumento di crescita e di riscatto sociale.
Le prime panchine sono state installate a Londra nel 2014 dalla National Literary Trust, un’associazione culturale fondata nel 1993 con lo scopo di migliorare il livello culturale nelle zone più svantaggiate del Regno Unito.
Il messaggio è stato poi recepito in varie parti del mondo e oggi le panchine costituiscono anche una forma di arredo urbano, a basso costo, delle piazze e dei parchi, con la finalità di promuovere la cultura, le tradizioni e il luogo dove si è nati.
Una finalità che ha convinto anche l’amministrazione comunale di Pabillonis, che nel luglio scorso ha deliberato, in giunta, l’acquisto di panchine letterarie, utilizzando parte di un finanziamento del Ministero dell’Interno “per interventi di manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano”.
La fornitura della panchina è stata affidata all’Axosan di Michele Carboni di Sassari.
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