Con le ultime modifiche normative, diventa possibile cedere il credito e ottenere lo sconto in fattura attraverso il bonus mobili.
SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO
All’acquisto di mobili è stata estesa l’agevolazione che riguarda gli interventi sulla casa. Infatti, anche per l’acquisto di mobili, sarà possibile usufruire della detrazione attraverso due modalità: o con uno sconto in fattura, anticipato dal fornitore che effettua l’intervento, o con la cessione del credito di imposta, anche alle banche, in modo da trasformare il bonus in denaro.
L’estensione all’acquisto di mobili dello sconto in fattura e della cessione del credito, rende ulteriormente stimolante l’agevolazione. Difatti, in alternativa alla possibilità di recuperare in 10 anni nella propria dichiarazione dei redditi il 50% dell’importo speso, esiste adesso, la possibilità di riuscire a monetizzare immediatamente e perciò riavere subito parte dell’importo pagato.
BONUS MOBILI
Riepilogando le principali caratteristiche del bonus mobili, occorre tener presente che si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Per gli acquisti che si effettuano nel 2021, l’agevolazione può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020.
Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari sia su parti comuni di edifici.
L’IMPORTO DETRAIBILE
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
I PAGAMENTI
Per ottenere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate.
I DOCUMENTI DA CONSERVARE
Per poter dimostrare l’acquisto effettuato, occorre conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito), la documentazione di addebito sul conto corrente e le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi Commento