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CULTURA. EDITORIA

Antifascisti sardi, storie di uomini contro il fascismo, il nuovo libro di  Lorenzo Di Biase

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di Andrea Lanterna
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A cura della sede nazionale dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA) è stato dato pubblicato ad aprile del 2023 il volume scritto da Lorenzo Di Biase dal titolo “Antifascisti sardi. Storie di uomini contro il fascismo”.

Il libro esamina diverse figure di antifascisti e di miliziani sardi le cui vicende emergono dagli atti conservati in archivi privati e pubblici, quali l’Archivio Centrale di Stato in Roma, gli Archivi di Stato di Nuoro e Oristano, l’Archivio dell’Istituto Nazionale Storia Movimento Liberazione in Italia, e dall’archivio privato di Francesco Marras, già sindaco del comune di Guspini.

Il volume ha la prefazione curata dal presidente nazionale dell’ANPPIA Spartaco Geppetti e la post-fazione vergata dal presidente della fondazione mons. Giovannino Pinna onlus nonché consigliere nazionale dell’associazione ANRP Martino Contu. La copertina del volume è impreziosita dalla foto “Gli alberi” effettuata con la tecnica della cianotipia dal maestro fotografo  Alessandro Spiga che ritrae due alberi piegati dal forte vento di Maestrale presenti nel sito agreste di Gonnesa.

Nel libro si analizzano tutti gli atti presenti negli archivi su citati che riguardano tredici sardi i quali sono riportati in ordine alfabetico. Essi sono Pietro Ariu, Pio Degioannis, Ugo Mameli, Salvatore Marcello, Cornelio Martis, Silvio Mastio, Sisinnio Mocci, Giovanni Pisu, Bertorio Sanna, Giovanni Battista Sanna, Giovanni Serpi, Salvatore Serra, Mario Agostino Trossero. Sono originari di Cagliari (1), Guspini (4), Iglesias (1), Lanusei (1), Pabillonis (2), Sarule (1), Serrenti (2) e Villacidro (1). Su di loro si abbatté la potente macchina repressiva fascista. Chi fu ammonito, chi diffidato, chi confinato, chi giudicato dal Tribunale Speciale e, poi, arrestato e confinato.  Sette di loro parteciparono anche la Guerra di Spagna dalla parte dei così detti miliziani rossi venendo al termine del conflitto prima arrestati in Francia ove venivano collocati in veri e propri campi di concentramento e poi al loro rientro in Italia arrestati e confinati.
Il volume si snoda in circa 160 pagine e si presenta ricco di 480 note. Dalla lettura di queste ultime emerge oltre che l’imponente ricerca archivistica anche l’importante analisi bibliografica. Nella presentazione è analizzata la macchina repressiva fascista messa in piedi dal regime a seguito dei falliti attentati occorsi a Benito Mussolini durante la seconda parte del Ventennio. Gli attentati furono effettuati da Tito Zaniboni nel novembre ‘25, dalla nobildonna irlandese Violet Gibson nell’aprile ’26 e dal giovanissimo Anteo Zamboni nell’ottobre dello stesso anno.

Nella presentazione si analizza l’OVRA, ed il provvedimento inerente alla “Diffida”, all’”Ammonizione”, al “Confino di polizia” ed il “Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato”. È un libro che si può leggere tutto d’un fiato oppure concentrandosi ad ogni lettura sul caso singolo. È un libro che parla di storia e che tratta tante storie così dette “minori”, ben tredici, scritte da uomini semplici, spesso muniti di poca alfabetizzazione ma dalle idee chiare sul versante della democrazia, della giustizia e della libertà che hanno combattuto per questi ideali universali in Sardegna come all’estero così come nell’allora regno d’Italia.
Lorenzo Di Biase è un dirigente regionale e nazionale dell’Associazione ANPPIA, che ha scritto numerosi volumi tutti inerenti all’Antifascismo riportando alla luce pagine di storia totalmente sconosciute quali quella occorsa nel paese di Visinada nell’attuale Croazia, o quella afferente la persecuzione del movimento dei Pentecostali in Sardegna oppure dell’avvento del fascismo a Carloforte, o dell’unico prete sardo Don Francesco Maria Giua, confinato perché accusato di “Disfattismo” o dell’artista di Orani Costantino Nivola colpito dal provvedimento di arresto immediato perché collaborava a Parigi col movimento “Giustizia e Libertà” di Emilio Lussu o ancora degli antifascisti sardi in Argentina che avevano costituito la Lega Sarda d’Azione “Sardegna avanti”. Egli ha inoltre pubblicato, su riviste scientifiche come su pubblicazioni a livello nazionale o locale, molti saggi sia in stesura cartacea che online sempre dedicate all’Antifascismo. Attualmente cura la rubrica “Le micro storie che fanno la storia” edita sul canale YouTube dalla “Scuola del Popolo” di Oristano in sinergia con quella della Sardegna Sud Occidentale, producendo dei video di massimo non superiore ai cinque minuti dedicati a tanti uomini e donne che combatterono il regime fascista.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
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