di Maurizio Onidi
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«Era Natale del 1981 quando, in occasione della manifestazione arburese “Natale insieme” per la prima volta, insieme a Franco Caddeo, Giorgio Pani e Luigi Lampis, salimmo sul palcoscenico per presentare la farsa “Su Fazzoni”, nome che diede poi origine alla nostra compagnia e che il Natale scorso ha compiuto quarant’anni di attività» dichiarava Gigi Tatti, deus ex macchina della compagnia e storico presidente del gruppo, in occasione dei festeggiamenti per il quarantennale della fondazione, tenutisi il 7 e 8 gennaio di quest’anno nei locali dell’ex refettorio scolastico, alla presenza di un folto pubblico affezionato con il quale gli attori Viviana Onnis, Christian Didu, Gianluca Murtas, Caterina Pinna, Rosa Pusceddu, Paolo Pusceddu, Mauro Atzeni, Salvatore Atzeni, Carlo Cansella, Gianluca Atzeni, Michele Cansella e naturalmente Gigi Tatti hanno voluto ripercorrere le tappe che hanno accompagnato ”Su Fazzoni” fino a oggi e che nell’occasione annuncia la nascita all’interno della compagnia, del gruppo “Su Fazzoneddu” una scuola di teatro per bambini e bambine, seguite da Laura Deiana.
«Il debutto ufficiale nel maggio del 1982 sul palcoscenico all’aperto, nello straordinario scenario del centro minerario di Ingurtosu con la brillante commedia “Torrendu a Ingurtosu che ha tutto il sapore dell’evento battesimale. Una lunga carriera artistica ha sempre contraddistinto l a nostra compagnia teatrale, destinataria di riconoscimenti e premi numerosissimi, della quale sono entrati a far parte, nel corso degli anni, altri straordinari personaggi amanti della teatro in limba come Paolo Pusceddu, Viviana Onnis, Peppe Putzolu, Rosy Sardu e Franco Lampis» prosegue Gigi Tatti che da poco ha lasciato l’incarico di presidente a Maria Viviana Onnis.
L’eclettico artista arburese è autore tra l’altro di libri, poesie e di una ventina di commedie tra le quali ricordiamo. “Abetendi abetendi; Arratz’e còpias; Arrèiga tuvura; A s’arrovèsciu, Bixinus; Brullas a parti; Caboniscu bèciu bicu nou; Certus in familia; Contus & chistionis; Corrus e trassas; Disigius fridus; Liberu de nudda; Mellus a timi che a provai; S’andada de su fumu; Sa musca cuaddina; Sa sroga ficheta; S’ùltimi cantu; Su bentu dorau; Sa domu de sa stria; Sa bella maladia; Sa cibudda de genneruxi; Seghendi figu; Spinarba; Sa scala bianca».
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