Attualità

Arbus – Guspini, Fondazione con il Sud, Ecoparco  Piscinas – Montevecchio: tutto appeso a un filo

Piscinas, foto di Andrea Vaquer
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di Gianni Vacca
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Fondazione con il Sud Ecoparco  Piscinas – Montevecchio, tutto appeso a un filo. Tarcisio Agus: una grande opportunità, il comune di Arbus: va rimodulato.
Le prove tecniche di un possibile confronto e collaborazione tra i comuni di Arbus e quello  di Guspini sono davvero appeso a un filo. I due massimi enti  chiamati a porre in essere una valida proposta di sviluppo territoriale consociato attraverso la quarta edizione del Bando Ambiente  promosso dalla Fondazione Con Il Sud, sono ormai giunti al capolinea. Un impasse che, volente o nolente, dovrà essere sciolto prima del prossimo 28 febbraio, termine ultimo imposto dalla Fondazione, pena decadenza del finanziamento. L’occasione è ghiotta. Il budget disponibile è di circa 2 milioni e cinquecentomila euro, le idee non ancora del tutto chiare. L’intervento ricade  nell’aree di  Piscinas e Montevecchio, sito fortemente strategico per lo sviluppo del  territorio. “L’iniziativa coinvolge principalmente il terzo settore e deve essere sostenuta dai Comuni, in caso contrario il progetto muore”, continua a ripetere a ogni occasione incessantemente il direttore generale della Fondazione Marco Imperiale che tuttavia ritiene  legittime le perplessità evidenziate dal comune di Arbus.
Tutto bene dunque? Manco per idea quello che cinque anni fa sembrava essere un traguardo tutto sommato facile da raggiungere, tra dubbi e perplessità si è improvvisamente immerso in acque piuttosto agitate. Con il cambio di guardia avvenuto nell’ottobre del 2020 la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Concas, ha fatto immediatamente sue e poste all’attenzione della Fondazione alcune criticità e problematiche avanzate da più parti sia nella popolazione sia tra  alcune associazioni.
Il dibattito.
« La notizia di un ulteriore margine di tempo dato dalla Fondazione per la rimodulazione del progetto di sviluppo turistico Arbus – Guspini, sulla base delle osservazioni emerse da più parti comprese le due amministrazioni comunali – afferma Tarcisio Agus animatore e tutor del progetto fin dalle prime fasi –  dovrebbe stimolare il territorio a non perdere questa importante opportunità che provocatoriamente si fonda sulla nostra capacità di fare sintesi e assumerci la responsabilità di portarlo a compimento in maniera duratura.
Personalmente penso che andrebbe recuperata l’esperienza dell’Associazione Zampa Verde, titolare del CEAS di Ingurtosu, che mi risulta anche assegnataria di immobili previsti nel progetto, il che consentirebbe l’accelerazione  di parte di interventi, nelle more che i comuni di Arbus e Guspini pongano a bando il resto dei fabbricati funzionali al progetto».

Montevecchio, Palazzo della Direzione, foto di Giampietro Sardu

La disamina dell’ex Presidente del Parco Geominerario non si ferma qui: «Così come Legambiente titolare del CEAS di Montevecchio, dispone dell’immobile per   recuperare i 24 posti letto dei 40 previsti con la struttura di Ingurtosu, credo già in assegnazione a “Zampa Verde”, compresi gli importanti immobili della foresteria e del ufficio geologico a Montevecchio. Questa importante disponibilità immobiliare e l’esperienza in ambito turistico dimostrato dalle bravissime guide di “Zampa Verde” ne dovrebbero fare l’associazione capofila  per coordinare la rimodulazione con tutte le associazioni che hanno dato un grande contributo di idee e che ora però vanno sintetizzate e scelte, perché tutto non si può fare.
Certamente le risorse vanno utilizzate prevalentemente per la infrastrutturazione funzionale, limitando le assunzioni allo stretto indispensabile ed in particolare a figure di alto livello professionale in grado di attuare e promuovere un piano industriale che sia in grado, per le azioni che verranno poste in essere, di supportare il progetto e il suo reale sviluppo nel tempo».
«Dalla sintesi progettuale che ho avuto modo di leggere credo che possono essere ridotti gli info point che prevedono l’assunzione di personale per la loro gestione, questi andrebbero invece condivisi con i privati che già hanno attività turistiche sul territorio e offrono la possibilità di parcheggi, penso al ristorante il Corsaro in Costa Verde, al Camping di Sciopadroxiu, che permetterebbe a molti di proseguire a piedi la fruizione del parco dunare.
Così pure utilizzerei già i servizi presenti a Montevecchio, offrendo ai turisti la fruizione dell’intera area (Montevecchio, Ingurtosu, Piscinas e viceversa) con un trenino che potrebbe essere acquistato con i fondi del progetto ed affidato a società locali di noleggio che possono integrare la mobilità territoriale con bus navetta elettrici».
Nel frattempo l’amministrazione comunale di Arbus in vista del termine perentorio del 28 febbraio continua senza sosta l’opera di rivisitazione del progetto:
«Ciò che quasi tutti abbiamo contestato – afferma l’assessore all’Ambiente Simone Murtas – era la ZTL per il tratto di strada Ingurtosu-Piscinas, Piscinas-Su Pistoccu che essendo in mano a una costituenda fondazione suonava come una privatizzazione del territorio. Abbiamo evidenziato criticità per la chiusura del parcheggio di Piscinas e le porte d’ingresso al parco con il pagamento di un pedaggio. Al posto del pedaggio abbiamo proposto una “tassa” ambientale il cui ricavato sia vincolato alla manutenzione della strada».
Sintesi del progetto.
 L’idea progettuale si basa sulla creazione di un’infrastruttura organizzativa territoriale denominata EcoArea Dune di Piscinas-Montevecchio, che avrà il compito di sviluppare, organizzare, promuovere e commercializzare l’offerta territoriale. L’offerta sarà incentrata sulle peculiarità ambientali e culturali dell’area, in particolare: sullo sviluppo dell’offerta turistica legata all’ambiente, allo sport, all’enogastronomia e alla cultura con particolare attenzione alla costruzione di proposte di “turismo esperienziale” in cui il visitatore viva esperienze genuine e dirette, andando a scoprire gli usi e i costumi della comunità, anche attraverso la partecipazione delle associazioni di volontariato, delle famiglie e dei singoli individui”.
Obiettivo specifico.
Il progetto si articola in quattro grandi linee: la creazione di un “Soggetto Gestore” che diriga, organizzi, sviluppi secondo una visione condivisa da tutti i soggetti coinvolti; lo “Sviluppo e l’Organizzazione dell’Offerta Territoriale” coerente con i presupposti del progetto; la “Creazione di alcune aree Attrezzate” per l’accoglienza  in due punti strategici dei rispettivi comuni e la creazione di un’ulteriore “Area Attrezzata di completa integrità ambientale” presso l’areale delle Dune di Piscinas.

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