di Alessia Vacca
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Dopo svariati anni di attesa, esordisce anche ad Arbus il servizio nido d’infanzia comunale che aprirà le porte a bambini dai tre mesi ai tre anni da lunedì 6 maggio. La struttura, sita in via Cavallotti, può ospitare fino a venti bambini, possiede un ampio spazio esterno dove gli educatori e il personale intendono concentrare la maggior parte delle attività in occasione della bella stagione ed è provvista di un servizio mensa che fornisce i pasti anche all’adiacente scuola dell’infanzia.
Grande soddisfazione ha espresso il primo cittadino, Paolo Salis: «Oggi si conclude un iter che ha attraversato diverse amministrazioni e che permetterà alle famiglie, di poter usufruire di un servizio importante al pari dei grossi centri, permettendo alle mamme di affermarsi professionalmente, o anche semplicemente di poter fornire ulteriore sostegno economico, consapevoli di poter contare su operatori qualificati per la custodia in ambiente protetto dei propri figli, e con il pagamento di rette fortemente calmierate sulla base del reddito ISEE». Come ha precisato anche l’attuale assessora alle Politiche Sociali, Toniella Anna Raccis, infatti, grazie ai Fondi della gestione territoriale è stato possibile offrire un servizio comunale a prezzi irrisori per le famiglie: «L’importo di 700 euro mensili sarà abbattuto grazie al fondo per la gestione territoriale, dai Nidi gratis regionali, dal bonus Inps e dal trasferimento che lo Stato – ha dichiarato Raccis – effettua nei confronti dei Comuni per l’inserimento dei bambini nella scuola della prima infanzia».
«È una grande soddisfazione per l’amministrazione comunale», ha affermato l’assessora all’Istruzione, Alessandra Peddis, «poter finalmente avviare uno dei servizi socioeducativi più centrali per le famiglie arburesi. Sarà un ambiente familiare, realizzato a nuovo, che consentirà alle mamme e ai papà lavoratori di potere lasciare il proprio bambino in un luogo sicuro e protetto, con personale educativo qualificato che si prenderà cura del benessere dei più piccoli aiutandoli nello sviluppo formativo, linguistico e relazionale».
Anche il consigliere comunale Michele Schirru, ex vicesindaco di Arbus, ha espresso grande soddisfazione circa questa nuova apertura: «La nostra amministrazione ha lavorato tanto tra il 2015 e il 2020 per far sì che la struttura potesse aprire. Abbiamo completato i lavori e poi preso un finanziamento con la programmazione territoriale di circa 94.000 euro che stanno utilizzando adesso per l’apertura. Il servizio di micronido è indispensabile per le famiglie. Speriamo che le condizioni poste consentano alle famiglie di partecipare e che sia un servizio durevole negli anni. È uno strumento utile a contrastare lo spopolamento. Era un punto centrale del nostro programma elettorale e abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione all’apertura e l’avvio del servizio quindi possiamo ritenerci molto soddisfatti».
La ex assessora con delega alle Politiche Sociali, Veronica Aru, la quale si è personalmente occupata, in passato, dell’iter amministrativo per l’apertura del micronido, ha spiegato: «Il progetto del micronido ha radici lontane: si tratta della realizzazione di un progetto ideato e finanziato durante il mio mandato amministrativo, in cui ero assessora della Giunta Ecca. In primis abbiamo ultimato alcuni lavori necessari per il conseguimento dell’agibilità, successivamente è stata bandita la concessione dei locali che andò, però, deserta. Così abbiamo cercato delle soluzioni che permettessero di rendere più sostenibile la concessione dei locali attraverso il reperimento di risorse della programmazione territoriale per l’acquisto degli arredi e per contenere i costi delle rette. Le difficoltà della gestione economica sono state superate grazie al progetto Tutti al nido! del 2019 che permette di contenere le rette attraverso le risorse della programmazione territoriale. Dispiace, tuttavia, che sebbene l’affidamento risalga allo scorso novembre, il servizio non sia ancora, ad oggi, fruibile e si debba attendere il mese di maggio quando, ormai, le famiglie si sono in gran parte già rivolte ad altre strutture dei paesi limitrofi».
Il micronido sarà gestito con la formula della concessione da due cooperative, La Clessidra di Dimitri Pibiri e Sinergie di Roberta Schirru. Il 15 aprile, nell’aula consiliare di via Pietro Leo, si è tenuto un incontro formativo per la presentazione del servizio, seguito da un ulteriore incontro in loco il 30 aprile, dove sono state esposte tutte le informazioni utili alle famiglie e si sono raccolte le prime iscrizioni. «La nostra cooperativa si occupa di micronidi da oltre vent’anni soprattutto nel Medio Campidano (Villacidro, Pabillonis e San Gavino) ma gestiamo strutture anche a Olbia, Villasor, San Nicolò d’Arcidano e Quartu Sant’Elena», ha spiegato Pibiri, «Abbiamo già avuto modo di collaborare con la cooperativa Sinergie di Roberta Schirru in occasione dei servizi agli anziani proprio qui ad Arbus, quindi, ora vedremo come andrà questo nuovo impegno. Il servizio sarà aperto dalle 7.30 alle 15.30 con la dovuta flessibilità sugli orari d’ingresso sulla base delle esigenze delle famiglie». Per la presidente di Sinergie, invece, la gestione del micronido arburese è una nuova opportunità per mettere a disposizione la propria professionalità: «Lavoriamo ad Arbus da oltre vent’anni in materia di servizi e questa nuova avventura non rappresenta altro che un valore aggiunto», ha concluso Schirru.
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