di Gianni Vacca
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Il coinvolgimento è stato totale, una esperienza che, nuova nel suo genere, ha catalizzato l’interesse dei numerosi adolescenti che hanno preso parte a una iniziativa finora unica nel suo genere: un laboratorio per piccoli archeologi nel quale si è dato vita con tanta didattica e realistiche simulazioni alle delicate e affascinanti fasi di uno scavo, di una sepoltura arcaica con corredo funerario e reperti vari. Allo scavo sono seguiti la pulizia e la classificazione dei reperti e la ricostruzione del vasellame. A proporre l’iniziativa senz’altro meritevole di avere un seguito il Gruppo Archeologico Cugui ETS che si è avvalso per l’occasione della collaborazione del comune di Arbus Assessorato alla Cultura. A partecipare sono stati una quarantina di ragazzi della scuola primaria e media e ragazzi di Famiglie Insieme. I giovani che volontariamente hanno preso parte al progetto hanno fin da subito dimostrato vivo interesse e passione. «La bravura e l’esperienza della nostra archeologa – dice il Presidente del Gruppo Archeologico Cugui Franco Ventaglio – ha fatto si che i partecipanti si immergessero completamente dentro il ventre misterioso della grotta che conservava una preistorica sepoltura, ricca di reperti litici, fossili, ceramici, ossa umane e animali. E’ stato veramente emozionante vedere i giovanissimi futuri archeologi (speriamo) completamente coinvolti in tutte le fasi che uno scavo vero e proprio prevede. Accogliendo le richieste di tutti i partecipanti, il gruppo archeologico non mancherà in futuro di realizzare altre esperienze simili. Il successo dell’iniziativa spinge il Gruppo Archeologico Cugui a riproporre il laboratorio in altre occasioni».
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