di Filippo Usai
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Apprendo con molto rammarico che il 12 luglio è stata riattivata la postazione estiva col presidio dei vigili del fuoco a Sant’Antonio di Santadi.
Anticipo che il mio dissenso non è dovuto a un campanilismo ma una questione di obiettività che dovrebbe essere sotto gli occhi di qualsiasi cittadino.
Se pensiamo che la postazione estiva di Terralba dista da Santadi meno di venti minuti e invece abbiamo tutta la zona del Guspinese, Montevecchio, Arburese, Gonnese completamente scoperta mi viene da pensare che la scelta è sbagliata e assolutamente controproducente.
Montevecchio, Monte Linas, Monte Margherita, Monte Majore, la parte della costa verde che si sviluppa da Funtanazza verso il Sulcis è completamente scoperta e in caso di intervento di soccorso da parte dei vigili del fuoco (non esclusivamente incendio) dovrebbe aspettare la partenza di Sanluri se disponibile o Iglesias come purtroppo già successo l’anno scorso.
Ricordo che i vigili del fuoco si occupano di soccorso tecnico urgente, per cui chi lavora nel settore sa quanto la tempestività possa fare la differenza nel salvare una vita umana.
Per questo Montevecchio sarebbe sicuramente il posto più baricentrico rispetto alle zone sopracitate. È un dato di fatto. Ma in alternativa anche lo stesso paese di Arbus o Guspini sarebbe comunque più appetibile rispetto alla decisione presa.
Se l’anno scorso la scelta era stata obbligata perché i locali messi a disposizione da parte del comune di Guspini parrebbero fossero inadatti alle esigenze dei pompieri, quest’anno la decisione è stata calata dall’alto senza la minima considerazione delle amministrazioni comunali di Guspini e limitrofi.
Già viviamo un’epoca di crisi nel settore pubblico e quindi sempre meno servizi, se quei pochi che abbiamo li sprechiamo che tutela abbiamo della vita umana e dell’ambiente?
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