di Maurizio Onidi
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La Gazzetta del Medio Campidano da sempre ha voluto raccontare e mettere in evidenza le storie di quelle persone che, nei nostri paesi, si sono distinte attraverso iniziative imprenditoriali, sociali, del mondo della scuola, dello sport e di altri ambiti. Abbiamo dato il via a una nuova iniziativa che mira a raccontare come giovani imprenditori e imprenditrici del territorio hanno potuto realizzare un’attività imprenditoriale, grazie anche alla collaborazione e ai finanziamenti del Gal Linas Campidano.
L’ottava storia della raccolta racconta ancora un sogno che si avvera, grazie ai finanziamenti del Gal Linas Campidano, con i quali Emanuela Corda di Arbus, 44 anni, sposata con Gianni Pili e madre di due figli di 16 e 11 anni, Francesca e Nicolò, ha potuto aprire la sua attività di affittacamere e Chef a domicilio dal nome caratteristico “Sa Dommu de Tziu Peppi” in località Campu Prama.
Come nasce l’idea imprenditoriale e perché “Sa Dommu de Tziu Peppi”?
«Il nome vuole rendere omaggio a mio nonno materno, appunto “Peppi”, proprietario dell’immobile sul quale ho realizzato l’attività. La mia idea imprenditoriale ha radici profonde. Sono diplomata al turistico e ho una qualifica dell’alberghiero nel settore cucina. Dall’unione della passione per il nostro territorio e per la cucina nasce questo progetto che grazie all’ Intervento del Gal Linas Campidano sta diventando realtà. Lo scopo principale dell’attività è quella di far conoscere profondamente il nostro territorio, in particolare Scivu, non limitandomi alla sola ospitalità presso il nostro affittacamere ma soprattutto, grazie alle esperienze che potranno acquisire in nostra compagnia e alla collaborazione con le attività e gli artigiani di Arbus».
Perché la scelta di Scivu?
«Spesso si pensa a Scivu solo per la splendida spiaggia e il mare cristallino, dimenticando invece la meravigliosa flora e fauna che le dune stabilizzate ci regalano; una passeggiata nella macchia mediterranea alla scoperta del ginepro coccolone e del lentisco può riservarti anche incontri inaspettati con, ad esempio, le piccole Donnole o i maestosi Cervi che popolano questo territorio incontaminato».
Qual è la punta di diamante del vostro corollario di offerte?
«Una delle esperienze sicuramente più accattivanti e a cui teniamo tanto è quella che riguarda la notte e la sua scoperta, supportati da piccoli strumenti indispensabili. Grazie allo Sky Quality Meter possiamo misurare l’inquinamento luminoso mentre col supporto di fototrappole e binocoli notturni possiamo “spiare” il comportamento della fauna locale che popola la notte. Non meno importanti, naturalmente, la possibilità di partecipare a piccoli corsi di cucina tipica, effettuati direttamente nella nostra struttura o escursioni in autonomia utilizzando le nostre E-Bike, non tralasciando tutte le opportunità che offrono le altre attività del territorio come i corsi di ceramica di Daniela Melis o i tour con guide esperte sia in Quad che in Bici proposte anche da imprese, nate anche loro, grazie a questi bandi».
È soddisfatta nella nuova veste di imprenditrice?
«La soddisfazione è tanta. La partecipazione al bando del Gal Linas Campidano mi ha permesso, non solo la realizzazione di questo sogno che avevo da anni ma anche la creazione di una rete di collaborazioni che, secondo me, porterà benefici, oltreché per le nostre attività, anche a tutto il territorio. Solo grazie alla collaborazione tra aziende e con il supporto di istituzioni come il Gal il nostro territorio può aspirare a destagionalizzare il turismo. Nel realizzare questo sogno ho pensato anche a Francesca e Nicolò, con la speranza che un giorno possano innamorarsi di questo bellissimo lavoro e portare avanti “Sa Dommu de Tziu Peppi”».
Maurizio Onidi
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