Dopo il risultato inaspettato del quarto Expo turismo culturale in Sardegna, organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura e il Museo archeologico Genna Maria di Villanovaforru, già si sta programmando la prossima edizione. Il direttore del Centro culturale Giovanni Lilliu, Roberto Concas, fa un resoconto dell’edizione 2017: «Circa tremila visitatori hanno potuto usufruire di spettacoli serali, degustazioni e convegni.
Ma la maggiore soddisfazione è l’ alto gradimento dei 31 gestori di siti e musei partecipanti al workshop, degli espositori di prodotti agroalimentari e artigianali». «Il nostro obiettivo», afferma Roberto Concas, «è incoraggiare il turismo in Sardegna, facendo conoscere le ricchezze della nostra amata Sardegna: dai cibi, che denotano il lavoro è la cultura di un popolo, alle opere archeologiche».
E aggiunge «Nell’era dell’industria 4.0, dei mezzi di comunicazione sociale, è e sarà importante,utilizzare il gaming, l‘web, e tutti mezzi più celeri per coinvolgere i giovani nell’apprendimento e nella cultura della storia della loro terra». Un notevole contributo lo ha dato e lo potrà dare l’università di Cagliari con i suoi indirizzi archivistico, archeologico, storico e artistico. E in quest’anno è stata dedicata una giornata intera al gaming considerato come mezzo fondamentale di conoscenza e divulgazione di beni culturali. Diversi i programmi utilizzati come “Minecraft”. «È un gioco che racconta e ti immerge in un sito archeologico facendolo conoscere e vivere in mille modi», sottolinea Marco Vigelini, gestore della gioco. Anche il polo culturale della Sardegna (Mibact), che si occupa del patrimonio archeologico ha realizzato il progetto Teravista.
Claudio Castaldi
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