di Carlo Fadda
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Barumini dice un forte e deciso No alla possibile installazione di un parco eolico nei pressi del sito Unesco de Su Nuraxi: la tutela dei beni archeologici-culturali e lo sviluppo turistico, non possono essere messi a rischio. Con una delibera del Consiglio comunale votata all’unanimità dalla sola maggioranza, vista l’assenza dei quattro esponenti della minoranza, gli amministratori locali si oppongono alla costruzione di un impianto di energia elettrica eolica costituito da 17 aerogeneratori, ciascuno di potenza pari a 6,6 megawatt, e una potenza complessiva di 112,2. Si tratterebbe di una installazione di pale eoliche alte anche 200 metri, che interessano oltre a Barumini, anche i Comuni di Escolca, Gergei, Las Plassas, Villanovafranca, con opere di connessione che arriverebbero a toccare anche i territori di Gesturi, Nuragus e Genoni.

L’allarme era arrivato lo scorso 10 febbraio, quando è stato presentato il progetto della “GRV Wind Sardegna 6 S.r.l.”, sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Questo impianto comprometterebbe non solo il paesaggio del nostro territorio, ma soprattutto l’immagine del complesso archeologico de Su Nuraxi, con importanti ripercussioni negative, anche turistiche, su uno dei luoghi simbolo della Sardegna – sottolinea il sindaco Michele Zucca – La nostra non è una posizione preconcetta, pur essendo sensibili alla questione energetica, non possiamo però accettare un progetto calato dall’alto che contrasta con la politica di sviluppo del nostro territorio”. Ma ci sono anche altre motivazioni che hanno portato alla mobilitazione del Comune di Barumini a opporsi con fermezza al progetto eolico.
La tradizione ormai consolidata sulla capacità di attrazione turistica a livello regionale, nazionale e internazionale, riconosciuta grazie all’inserimento del complesso nuragico Su Nuraxi nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1997, e al fatto che la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico costituisce un elemento importante di difesa e salvaguardia dell’ambiente, elemento irrinunciabile per la promozione dei valori fondati sulle comunità locali del territorio, proprio per la sua ulteriore valorizzazione turistica.

«Questo progetto metterebbe a rischio tutti gli sforzi presenti e futuri, portati avanti dalla nostra comunità per tutelare e valorizzare le bellezze storico e archeologico del territorio. Si tratta di azioni che nel tempo, hanno creato un modello di buona gestione di uno dei siti archeologici più conosciuti al mondo, e che rappresenta un volano di sviluppo per tutta l’Isola», afferma Emanuele Lilliu vicesindaco e assessore alla cultura e turismo, oltre a essere il presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura, che gestisce da anni l’area archeologica de Su Nuraxi, il Polo museale di Casa Zapata con Nuraxi ‘e Cresia, e il Centro Culturale Giovanni Lilliu, visitati ogni anno da oltre 120 mila turisti.
La Marmilla è un territorio ricchissimo di storia, cultura e ambiente, oltre a Barumini c’è l’altipiano della Giara di Gesturi, Tuili e Genoni con i famosi cavallini selvatici, l’area archeologica di Santa Vittoria a Serri, in nuraghe Su Mulinu a Villanovafranca, tanti altri nuraghi, il Castello medioevale di Las Plassas, tombe dei giganti, insediamenti punici e altro ancora. Oltre agli amministratori comunali, si riscontra già un notevole fermento tra la popolazione locale che si dichiara contraria all’installazione di queste 17 mega pale eoliche alte 200 metri nelle colline e campagne dell’intera Marmilla. Ma si sta lavorando intensamente anche a creare un fronte comune con gli altri amministratori e popolazioni dei paesi limitrofi interessati, per rispedire al mittente questo mega progetto.
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