di Carlo Fadda
_________________________
Per la comunità baruminese è stato un gradito e apprezzato regalo di primavera, coinciso con i festeggiamenti pasquali. Il sagrato antistante la chiesa della Parrocchia dell’Immacolata è stato ampliato con la demolizione di un vecchio caseggiato che toglieva gran parte della visibilità all’edificio religioso risalente alla metà del XVI secolo.
La struttura, vecchia di alcuni decenni, era stata costruita da privati come deposito agricolo, e negli anni trasformato poi in locale artigianale, quando non esistevano appunto i vincoli attuali. Ma col passare degli anni, per gli amministratori comunali era diventato di primaria importanza, acquisire l’intera area per dare spazio e valorizzazione alla Chiesa parrocchiale, al campanile, la torre dell’orologio, e l’adiacente Polo museale di Casa Zapata, che tra l’altro, contiene al suo interno il sito archeologico Nuraxi ‘e Cresia.
«Dopo alcuni anni di trattative con la famiglia Contu, proprietaria dell’immobile, abbiamo acquisito la struttura per 50 mila euro con fondi di bilancio comunale, ai quali abbiamo aggiunto altri 28 mila per realizzare la demolizione, dopo un lungo iter autorizzativo da parte della Soprintendenza e tutela paesaggio», annuncia il sindaco Michele Zucca. Sorpresi e allo stesso tempo felici, anche gli oltre mille turisti e gli amanti del week-end pasquale, nel recarsi a Barumini, e in particolare negli spazi di religiosità, storia, cultura e archeologia, che comprendono il Polo museale di Casa Zapata, la Parrocchia e la Chiesa di San Giovanni risalente al primo trecento. Visibilmente soddisfatto il sindaco, che aggiunge: «Stiamo per approvare il progetto per la qualificazione e valorizzazione complessiva degli spazi antistanti dell’importante area, con un finanziamento di circa 300 mila euro del Ministero del turismo». Si amplia così l’offerta alle decine di migliaia di turisti che si recano ogni anno a Barumini, comprendente non solo archeologia, ma anche cultura, storia, artigianato, folklore, ambiente e tradizioni. In primo luogo la Reggia nuragica Su Nuraxi patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1997, il Centro culturale Giovanni Lilliu con le sue mostre, e il Polo museale di Casa Zapata con Nuraxi ‘e Cresia, tutti siti interamente gestiti dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura.
Aggiungi Commento