di Carlo Fadda
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In mostra le eccellenze del turismo culturale dell’intera Isola: artigianato, degustazioni, enogastronomia, spettacoli, convegni, dibattiti, siti culturali, laboratori, mostre, tour guidati e tematici. Ma anche workshop dedicato agli operatori turistici per la conoscenza della promozione e offerta turistico-culturale sarda. È il programma dell’ottavo Expo turismo culturale in Sardegna, che si svolgerà il 2 e 3 dicembre al Centro Giovanni Lilliu.
La manifestazione sarà un’importante occasione di prospettive del turismo culturale, promozione dei principali siti archeologici e dei produttori del settore enogastronomico e dell’artigianato artistico della Sardegna, che saranno accolti in tremila metri quadrati di stand e spazi espositivi allestiti per l’occasione nei locali del grande Centro culturale poco distante dal nuraghe Su Nuraxi. Inoltre, vi sarà approfondimento, dibattito, ricerca e intrattenimento, grazie ai convegni, momenti di spettacolo, laboratori didattici dedicati a studenti e pubblico adulto.
Un appuntamento importante dopo le privazioni e restrizioni dovute al Covid-19, con decine di espositori negli stand tra i quali alcuni siti culturali, a mostrare le eccellenze dell’Isola. L’obiettivo comune è anche quello di attirare i turisti, che chiedono qualcosa di diverso oltre il mare e le spiagge dell’Isola. E il paese della Marmilla col nuraghe Su Nuraxi patrimonio mondiale Unesco dal 1997, con gli oltre 110 mila visitatori l’anno, è una delle tappe centrali negli itinerari turistici.
L’inaugurazione venerdì alle 10 con l’apertura degli stand espositivi e il convegno “Il patrimonio culturale: dalla gestione del rischio alle buone pratiche nazionali e internazionali” con intermezzo dei suonatori di launeddas. Inoltre, laboratorio didattico per bambini, workshop con gli operatori turistici e degustazioni varie. Di pomeriggio conferenza: “Il processo partecipativo della candidatura Unesco dei monumenti nuragici” e altre azioni per lo sviluppo della Sardegna, con intermezzo di canto a tenores. A seguire una tavola rotonda sui “50 anni dalla convenzione sul patrimonio mondiale”, e poi laboratori del gusto “I sott’oli che preservano endemismi botanici e ortaggi biodiversi del Sud Sardegna” a cura del laboratorio Slow Food.
L’evento organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura e dal Comune di Barumini, rientra nell’ambito delle manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, promosse e finanziate dalla Regione attraverso l’assessorato del Turismo, artigianato e commercio. Sabato 3 dicembre si ricomincia con l’apertura degli stand espositivi e altri laboratori didattici e del gusto. Al Centro culturale Giovanni Lilliu alle 10 conferenza su “Giovanni Lilliu, Sardus Pater, il legame col sito Unesco, l’esemplare biografia umana, culturale, politica e scientifica”.
Nella stessa mattinata Photowalk presso il Centro Lilliu e l’area archeologica di Su Nuraxi. Di pomeriggio conferenza: “Su Nuraxi, la valorizzazione della scoperta tra i documenti di archivio e l’allestimento museale”. Alle 18,30 inaugurazione sezione Polo Museale Casa Za
L’ottavo Expo Turismo Culturale in Sardegna, terminerà con laboratori e degustazioni di prodotti dell’Istituto Alberghiero di Villamar, e quella dei vini tipici a cura dell’Accademia del buon gusto e delle cantine del territorio. Per entrambi i giorni, sarà attiva un info point, collegamenti tra aree museali e archeologiche.
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