Nel 2018 oltre 10 mila presenze in più rispetto allo scorso anno, che confermano lo straordinario patrimonio culturale baruminese. Tra l’area archeologica de Su Nuraxi, il Polo museale di Casa Zapata e il Centro culturale Giovanni Lilliu, un vero e proprio boom per un totale di 150 mila visitatori, con il massimo delle visite registrate nei mesi estivi, confermandosi monumenti di grande interesse turistico per il territorio e l’intera Sardegna.
Un motivo di soddisfazione per la Fondazione Barumini Sistema Cultura, che gestisce i siti archeologici, storici, culturali e monumentali del paese della Marmilla. In particolare il nuraghe Su Nuraxi Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1997, si conferma punto di riferimento per i turisti stranieri, che rappresentano oltre i due terzi del totale, con fortissima presenza di francesi, che hanno superato quelli tedeschi. Tra l’altro, si è incrementato il servizio di visita guidata nell’area archeologica, soprattutto in lingua straniera, che adesso prevede due contemporanee e distinte partenze ogni trenta minuti, un gruppo in lingua italiana e uno in lingua straniera.
Un servizio qualificato, unico nel suo genere nell’Isola. Tantissimi i turisti, oltre 38 mila che dopo aver visitato Su Nuraxi si sono recati a Casa Zapata, e ben 22 mila al Centro culturale Giovanni Lilliu. Tanti sono anche altri servizi offerti ai turisti, come le attività didattiche e laboratori dedicati alle scuole, che hanno triplicato le iscrizioni rispetto al 2017.
Varie inoltre le mostre stabili e itineranti presenti nel Centro culturale, la novità dell’ape calessino e le biciclette che consentono ai turisti di visitare il paese e il territorio circostante. E a trarne beneficio oltre alle decine di lavoratori dipendenti della Fondazione, sono anche gli imprenditori locali, che gestiscono hotel, ristoranti e bed & breakfast dell’intera Marmilla.
Carlo Fadda
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