di Marcello Atzeni
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Stamane nel foyer del Teatro “Massimo” di Cagliari, si è tenuta la conferenza stampa per presentare la 43esima edizione del Festival Internazionale Jazz in Sardegna- European Jazz Expo, che si terrà in città dal 4 ottobre al 4 novembre. Il festival vero e proprio sarà dal sei all’otto ottobre, mentre il quattro ci sarà un’anteprima di spessore, “Silent”, scritto dal compositore Gabriele Marangoni, è un viaggio dove nessuno sa. Musica per chi non può sentire i suoni ma può cogliere con gli altri sensi, in primis gli occhi, la bellezza del mondo che ci fa onda.
Sarà un’esperienza particolare.
Quindi, come detto, dal sei all’otto di ottobre, tre giornate che faranno del Massimo un crocevia di arti e talenti. Musicisti, scrittori, autori, compositori e addetti ai lavori, saranno i protagonisti di un cantiere culturale. Biglietto solo per i concerti previsti nella sala grande del teatro, la M1. Big orchestra in terrazza, dj-set, lavori visivi, cinema, jazz da mangiare, degustazioni di vini, lezioni di storia della musica, laboratori per i più piccoli, tutto gratuito.
Venerdì 6 ottobre: nella sala M1, ore 20, si parte con un viaggio jazz ai confini del flamenco, della musica araba e indiana, in compagnia di Rita Marcotulli al piano; Ares Tavolazzi al contrabbasso e Israel Varela alla batteria. Il secondo concerto della serata ,M1, ore 22, vedrà sul palcoscenico il gruppo scandinavo dei Rymden, ovvero, il pluripremiato pianista norvegese Bugge Wesseltoft, classe 1964, assieme a Magnus Öström e Dan Berglund. Tre artisti in grado di rivitalizzare la musica contemporanea grazie a un suono del tutto originale, volto a una grande apertura alla sperimentazione.
Sabato 7 ottobre: al M1, ore 20 e 30, il teatro sarà colonizzato dai suoni di Anouar Brahem, virtuoso del oud, il millenario liuto orientale, in grado di rilasciare e rilanciare tutta l’eredità musicale del mondo arabo e islamico. Subito dopo, alle 22, spazio a Camilla George sassofonista visionaria.
La sua musica è una miscela di afro futurismo, hip hop e jazz.
Domenica 8 ottobre: M1, ore 18.30, riflettori puntati su Kenny Barron, americano, pianista sull’oceano, oltre oceano e nel Mediterraneo. Nove nomination ai Grammy Award, Barron ha collaborato con i Stan Getz, “sposato” con il sax- tenore. Barron e Getz hanno fatto tournée mondiali, per poi registrare con il suo quartetto e album entrati a far parte della storia. Alle 21.30 spazio a un musicista considerato una leggenda vivente del jazz: il bassista Christian McBride. Accompagnato in quartetto dai New Jawn, il concerto sintetizza tutto ciò che il jazz e la Black American Music sono in grado di esprimere attualmente.
Il quattro novembre, è un sabato, M1, ore 21, chiusura dell’European Jazz Expo con il live extra Eje di Joshua Redman. Figlio d’arte (il padre è il sassofonista Dewey Redman, storico collaboratore di Ornette Coleman), è considerato tra i musicisti afroamericani più influenti del pianeta.
In occasione del decennale della scomparsa di due grandi protagonisti del festival, il promoter Isio Saba e il regista Rodolfo Roberti – voci narranti rimaste indelebilmente scolpite nella storia della manifestazione – l’associazione Jazz in Sardegna illustrerà il progetto di costituzione dell’Archivio Fotografico Isio Saba. Novità di quest’anno la collaborazione con due delle più consolidate realtà culturali cittadine, ovvero il Festival Cinematografico Babel in programma dal 1 al 6 ottobre e il Premio Musicale Andrea Parodi.
L’edizione di quest’anno è dedicata a Daniela Zedda, fotografa scomparsa pochi mesi fa. Fu lei a essere la prima referente per Jazz in Sardegna.
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