di Gian Luigi Pittau
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Nel 1928 a San Gavino Monreale l’agricoltore Silvio Senis in pieno periodo fascista aveva deciso di aprire un cinema, la cui attività è stata portata avanti da nipoti e pronipoti fino al primi anni ottanta. Una storia lunga più di 50 anni che rivive ancora oggi perché il nipote Giorgio Senis, che ha conservato un ricco patrimonio formato da più di 8mila documenti tra manifesti, locandine di film oltre ai macchinari, ha ottenuto il vincolo di tutela dalla soprintendenza e ora tutto questo prezioso lavoro di tutela ha permesso di dare vita alla mostra inaugurata ieri al centro comunale d’arte Exma di Cagliari dal titolo “I manifesti cinematografici della collezione Senis. Il cinema e l’arte dell’illustrazione”.
L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 31 agosto, attinge da questo straordinario fondo del cinema ribattezzato Olimpia nel secondo dopoguerra e presenta al pubblico ventisei affissioni cinematografiche inedite, locandine, fotobuste e manifesti – che dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Novecento ripercorrono l’evoluzione di tecniche e tendenze comunicative. Anselmo Ballester, Ercole Brini, Sandro Symeoni sono solo alcuni degli illustri nomi che firmano i manifesti esposti, capaci di raccontare l’essenza dei film più e meno noti.
La mostra è ideata e organizzata da Orientare con la collaborazione del responsabile della collezione Giorgio Senis, il patrocinio del Comune di Cagliari, la consulenza tecnico-scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, ente responsabile della tutela della collezione.
Nel corso delle settimane d’apertura la mostra sarà accompagnata dalla proiezione di un ciclo di film come La terra delle donne, di Marisa Vallone, Donne di miniera, regia di Roberto Carta, Ritratti di famiglia, regia di Manuela Tempesta e Tensione superficiale, regia di Giovanni Aloi, il 1° agosto. Le proiezioni si terranno tutte con inizio alle 19.30 nella sala conferenze dell’Exma.
DAL CINEMA AL MUSEO STABILE
L’ex cinema Olimpia è ora al centro di un progetto che dovrebbe portarlo a diventare un museo stabile del cinema unico in Sardegna, che racconti questa “avventura” familiare iniziata un secolo fa. Raccogliendo l’idea iniziale del fondatore, il progetto prevede spazi dove potersi fermare per studiare e trascorrere il tempo libero magari all’interno del caffè letterario o del ristorante. Insomma, uno spazio aperto, inclusivo, multifunzionale in un luogo in cui poter vedere i grandi manifesti del cinema internazionale, oppure le foto storiche che risalgono ai primi anni in cui il cinema era in funzione. Memorie di un cinema che non esiste più.
Diversi gli ospiti presenti all’inaugurazione come l’assessora alla cultura di Cagliari Maria Francesca Chiappe: «Quello che mi colpisce più di tutto è la scansione temporale dei manifesti che ci accompagnano attraverso il tempo. La collezione Senis ha un grande valore artistico e sociale. Dove c’è cultura e bellezza c’è una società migliore».
Maurizio Lai e Daniela Fenu sono i curatori della mostra: «Il percorso – racconta quest’ultima – propone tante storie che hanno origine nel 1928 del cinema Olimpia, che diventa un simbolo universale di tutto il grande schermo dell’epoca».
È entusiasta Maria Passeroni della soprintendenza: «I sopraluoghi a San Gavino Monreale ci hanno permesso di conoscere questa meraviglia». Sulla stessa linea Michele De Laurentiis: «Le locandine sono da considerarsi beni culturali anche come contributo che questi oggetti hanno dato all’evoluzione sociale di un paese come San Gavino. Il cinema ha permesso di aprire una finestra verso il mondo».
Entusiasta il sindaco di San Gavino Monreale Stefano Altea: «Il cinema Senis è un patrimonio di tutti di rilevanza nazionale». Per l’assessore alla cultura Riccardo Pinna San Gavino Monreale si considera un quartiere di Cagliari: «La collezione Senis è un pezzo di San Gavino Monreale che va a Cagliari. Un percorso abituale per i sangavinesi a dimostrazione del profondo e storico legame del paese con la città. Il patrimonio custodito da Giorgio Senis è lo specchio di un’epoca contemporanea, un tesoro che merita di rimanere vivo, per la cultura e per la società. Abbiamo un paese vivo che offre tantissimo da un punto di vista culturale, etnografico e da 10 anni c’è il fenomeno della street art molto contemporaneo».
Entusiasta anche la consigliera comunale Emanuela Cruccu: «Sicuramente siamo davanti ad una grande testimonianza storico-culturale, che costituisce un vero e proprio vanto per una piccola realtà locale come San Gavino. Conservazione e tutela sono due aspetti fondamentali, non solo perchè si tratta del racconto di un’epoca, ma anche per far sì che quello di cui dispone il nostro paese rimanga fruibile e realtà tangibile. Questo all’Exma è un percorso che va assolutamente vissuto o, per tanti, rivissuto».
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