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Cultura

Cagliari,  resterà aperta fino al 31 marzo la mostra fotografica  “Hallucinations” di Tim Davis, curata da Marco Delogu

Barking Dog Nouveau Riche Gavoi
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di Marcello Atzeni
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Tim Davis ha un nome che risuona, anzi che riverbera. E i suoi riverberi, per estensione, finiscono su foto che scatta come se la sua macchina fosse una colt. Già, una di quelle pistole a tamburo con le quali non puoi permetterti di sbagliare un colpo.  Andate alla Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2 a Cagliari, per vedere “Hallucinations”, straordinaria mostra fotografica curata da Marco Delogu, nell’ambito di AR/S- Arte condivisa in Sardegna. Sessanta scatti in cui Davis vede cose che non aveva mai visto. Le cattura e ce le restituisce con il suo sguardo visionario. La foto che è stata usata per promuovere “Hallucinations”, è quella di un uomo in mare.

Born in a Brothel

Non un migrante ma un raro, anzi unico nuotatore in un gurgite vasto a metà. In mezza tovaglia liquida, la stessa acqua ha colori diversamente profondi. Così ammiri il corpo, ma la testa, appena sotto il pelo acqueo scompare. Chi è il nuotatore? Uno di noi che si tuffa per vedere cosa c’è sotto e non vedere più, almeno sin quando trattiene il respiro, il caos che domina la crosta terrestre.

Davis, 53 anni, americano di Blantre, Malawi, è un artista visivo, musicista e poeta che abita a Tivoli, New York. E abitare nella grande mela è sempre un gran privilegio, soprattutto se sei un artista. Le sue opere sono esposte nei più prestigiosi musei del mondo tra cui “Whitney Museum american” di New York; “Tate Modern”, Londra; Museo Macro, Roma. Gira in Sardegna per il tempo necessario per consentirgli di conoscere usi e costumi, abusi e facce in disuso, muri da imbrattare, bocche da baciare e bocche cucite.

From above the McDonalds in Poetto

Nei pannelli presenti alla Fondazione di Sardegna, immagini di Cagliari, di paesi dell’interno, porti, volti, pietre, tutto ciò che può essere riconducibile alla nostra isola. Davis e la Sardegna, si incontrano grazie al progetto della Fondazione di Sardegna “The photo solstice”.  Successivamente a questa esperienza in Barbagia, è seguito un periodo di residenza e produzione fotografica sull’isola, nell’ambito del progetto” Commissione Sardegna”.

La mostra è stata inaugurata il 16 dicembre alla presenza del curatore Marco Delogu, Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, Federica Campana, manager culturale, Bachisio Bandinu, scrittore e antropologo. Il dibattito è stato moderato da Franco Carta, responsabile del progetto AR/S- Arte condivisa in Sardegna. La mostra, che sta riscuotendo un grosso successo, potrà essere visitata sino al 31 marzo, dal lunedì al sabato, dalle dieci alle venti. Ingresso gratuito.

RIPRODUZIONE RISERVATA
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