Gli obiettivi? Sempre gli stessi: conquistare la promozione e valorizzare il settore giovanile
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di Gianni Vacca
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Anno nuovo allenatore nuovo. Chiuso in modo consensuale il rapporto di collaborazione con Stefano Pani ecco salire alla ribalta e accomodarsi nella panchina granata Virgilio Perra, 67 anni non più un ragazzino ma esperienza e ancora tanto entusiasmo da vendere. Il tecnico cagliaritano autentico guru del calcio isolano e un curriculum di tutto rispetto ha bisogno di poche presentazioni. Un curriculum di assoluto valore maturato in diverse panchine di eccellenza e serie D isolane e, ciliegina sulla torta, quella nel settore professionistico in serie C grazie alla fortunata parentesi vissuta nella panchina della formazione piemontese del Casale.

Per il sodalizio granata cambiano i personaggi, non però l’obiettivo che, inutile negarlo nonostante un girone d’andata per certi versi al di sotto delle aspettative, rimane quello dell’immediata risalita nel campionato di promozione lasciato con la dolorosissima retrocessione dello scorso anno. «Chiuso il rapporto con Stefano Pani abbiamo voluto affidare la panchina a un uomo di grande esperienza che con grande entusiasmo ha immediatamente condiviso il nostro progetto – dice il giovane presidente del sodalizio granata Luca Garau al suo secondo anno ai vertici societari». Quale? «Presto detto: l’immediata risalita nel campionato di promozione con un occhio di riguardo verso la valorizzazione del nostro settore giovanile, punto imprescindibile nella programmazione societaria». «Arbus -dichiara Virgilio Perra – rappresenta nel panorama calcistico regionale una piazza davvero importante che sfiorai già diversi anni fa con il presidente Fosci quando la squadra militava nel campionato di serie D. Orgoglioso ora di farne parte.

Dopo la parentesi con l’Arborea avevo voglia di tornare in campo. La squadra è una buona squadra per la categoria. Si è vero siamo un po’ staccati dal primo posto però secondo me con l’aiuto di tutti, presenti i giusti valori tecnici, organizzativi e di mentalità, abbiamo grandi potenzialità per poter risalire. Il campionato insomma è ancora tutto da giocare». Adesso la parola passa nuovamente a capitan Spina e compagni e soprattutto al campo dove è severamente vietato sbagliare e dove occorrerà la massima concretezza e determinazione per raggiungere tutti quei traguardi tanto cari al giovane gruppo dirigente, da due anni con tanto entusiasmo alla guida della società, e ai numerosi tifosi che non mancano mai di dimostrare affetto e attaccamento a quei tanto blasonati colori granata.
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