di Gianni Vacca
La notizia è di quelle forti, interessante e di grande prospettiva oltre che sportiva anche sociale. Nulla però è ancora deciso. Ciò che si intuisce dalle dichiarazione rilasciate dai vertici dirigenziali, Stefano Serpi presidente del Guspini da una parte e Ignazio Virgilio direttore generale dell’Arbus dall’altra, confermerebbero solo il fatto che tra i due sodalizi si è aperta una discussione, e non è poco, sulla possibilità in vista del prossimo campionato di eccellenza di veder scendere in campo un’unica squadra che rappresenti le due comunità. Insomma una discussione non più allo stato embrionale ma neppure conclusa. Giusto qualche incontro per sondare il terreno e capire la disponibilità di arrivare, per ambo le parti, a una soluzione condivisa.Una soluzione che andrebbe verosimilmente ad abbattere inutili e anacronistici campanili con la possibilità che la stessa faccia anche da apripista a ulteriori e ormai inevitabili forme di collaborazione e condivisione tra due comunità. L’eventuale fusione tra i granata arburesi e i biancorossi guspinesi porterebbe alla nascita di un unico sodalizio più forte sia dal punto di vista economico sia da quello organizzativo e dirigenziale sicuramente in grado di rappresentare una validissima alternativa allo strapotere fin qui palesato e incontrastato delle formazioni calcistiche del nord Sardegna.
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