Carlo Tomasi, 72 anni, medico in pensione e sindaco di San Gavino Monreale dal 2014, è candidato nella lista Progetto Sardegna con Renato Soru Presidente
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In che lista si è candidato e per quale motivo?
«Mi candido come consigliere nella lista Progetto Sardegna, con Renato Soru Presidente in quanto abbraccio con convinzione il concetto da lui promosso di “rivoluzione gentile”. L’obiettivo non deve essere semplicemente sostituire una classe dirigente con un’altra, ma operare un cambiamento profondo e duraturo. Desideriamo superare gli schemi del passato, però non dividendo, ma unendo con il dialogo e scelte condivise».
Da dove ripartire per il rilancio del Medio Campidano?
«Il Medio Campidano è uno dei territori più poveri d’Italia, spesso dimenticato dalle istituzioni e dai politici che si concentrano sui grandi agglomerati urbani, trascurando le aree interne. Per questo è indispensabile un nuovo equilibrio delle competenze tra Regione ed enti locali per avvicinare le scelte della politica ai territori. Con questo presupposto è possibile intervenire sulla “qualità della residenza” distribuendo in maniera equa le risorse comunitarie, nazionali e regionali. Inoltre valorizzare la vocazione agricola del Medio Campidano, senza trascurare le opportunità offerte dalla transizione digitale».
Su quali settori puntare? Quali sono le emergenze da affrontare subito?
«Istruzione e formazione, prima di tutto: la Scuola del luogo in cui tutto ha inizio, deputato all’istruzione dei nostri ragazzi e alla formazione dei cittadini del futuro. C’è da intervenire su una Sanità regionale allo sfascio, contraddistinta da gravi carenze di personale e liste d’attesa infinite. Infine, bisogna proseguire nella strenua difesa della ex fonderia e dei lavoratori della Portovesme Srl, ultimo caposaldo industriale del Medio Campidano».
Mancano i medici e il personale sanitario in ospedale e nel territorio: che cosa fare?
«Il problema è gravissimo e va affrontato immediatamente. Innanzitutto è necessario eliminare il numero chiuso alla Facoltà di Medicina per arginare la carenza di medici. In secondo luogo devono essere messe in campo politiche di adeguamento dei contratti nel Settore Pubblico e incentivi alla mobilità negli ospedali delle aree interne, per evitare di perdere presidi salvavita e punti nascita fondamentali per evitare lo spopolamento dei territori. Terzo, è necessario intervenire per cambiare la gestione quasi aziendalistica della Sanità, che non può e non deve essere gestita sulla base del profitto».
L’emigrazione di giovani è continua. Come arginare il fenomeno?
«L’emigrazione non va vista solo come un’emergenza ma come un’opportunità per un futuro migliore. I giovani oggi studiano in Italia o all’estero e fanno esperienza, accrescendo il bagaglio culturale e professionale. Bisogna creare i presupposti per un rientro delle nostre eccellenze e un humus fertile per la creazione di nuove realtà imprenditoriali anche nel Medio Campidano».
Due buoni motivi per cui gli elettori dovrebbero votarla.
«Chi ha avuto modo di conoscermi durante la mia esperienza politica, in particolare da sindaco di San Gavino Monreale, sa di aver trovato sempre la mia porta aperta. La capacità di ascolto e l’impegno in prima persona per risolvere i problemi dei cittadini è qualcosa che viene ancora prima dei programmi delle liste. Se sarò eletto come consigliere regionale, il mio modo di vivere la “cosa pubblica” non cambierebbe: tutti i cittadini del Medio Campidano troverebbero un canale di comunicazione aperto con la Regione a cui fare riferimento per istanze e battaglie del nostro bellissimo territorio. 7) La dispersione scolastica è altissima e molti giovani non terminano gli studi. Che fare? È prioritario difendere il diritto allo studio, combattere la dispersione scolastica e intervenire sul dimensionamento scolastico. Il primo obiettivo della Coalizione Sarda è costruire in capo alla Regione la funzione di governo dei processi di riforma che riguardano complessivamente il mondo della scuola: l’innovazione tecnologica, la formazione degli insegnanti, il sostegno alla scuola e allo sviluppo delle competenze, l’orientamento degli studenti, il sostegno alla ricerca di base».

























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