San Gavino Monreale ha scelto di dare ancora una volta fiducia a Carlo Tomasi che viene riconfermato sindaco per altri cinque anni. Il successo è stato netto con più del settanta per cento dei voti mentre la lista guidata da Daniela Inconis si è fermata a poco più del 27 per cento.
A Serrenti vince la sfida elettorale il docente Leo Talloru che ha ricoperto in passato l’incarico di vicesindaco per ben 4 legislature. Il nuovo primo cittadino ha superato con la sua lista il 55 per cento dei voti ed ha avuto la meglio sulla coalizione guidata da Candido Tiddia.
A San Gavino Monreale nella lista guidata da Carlo Tomasi la più votata in assoluto è la segretaria cittadina del Pd Silvia Mamusa con ben 604 voti mentre l’assessore uscente Bebo Casu ha ottenuto la bellezza di cinquecento voti, poco più sotto il vicesindaco uscente Nicola Ennas che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 491 voti. Giusy Chessa (consigliere uscente di minoranza) arriva a 307 voti mentre Libero Lai ha potuto contare su 263 preferenze. Nella lista di minoranza la più votata è Angela Canargiu che raccoglie ben 251 voti mentre il più votato tra gli uomini con 205 preferenze è Stefano Musanti.
Ora finalmente dopo una lunga campagna elettorale fatta di incontri con i cittadini e associazioni, ma anche scontri San Gavino Monreale e Serrenti hanno una nuova amministrazione che dovrà guidare i rispettivi paesi in un periodo di forte crisi economica e sociale, i giovani sono alla ricerca di un lavoro che rimane troppo spesso un lontano miraggio. La disoccupazione è alle stelle e per un giovane su due non resta che la strada dell’emigrazione per inseguire il lavoro tanto ambito che a San Gavino Monreale, a Serrenti e negli altri paesi della Sardegna rimane solo un sogno. Ai nuovi amministratori il compito di fare sempre le proprie scelte nell’interesse delle proprie comunità.
Gian Luigi Pittau
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