di Gian Luigi Pala
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Facilmente si potrebbe definirlo un “mostro” commerciale e tutto questo in un’area dove già ne esistono altri, costruiti in precedenza e dove in molti ritengono non ce ne sia bisogno di aggiungerne. Per tanti motivi: logistici e ambientali. La richiesta presentata alla Regione dalla società Esetali di realizzare una nuova struttura commerciale tra Assemini e Sestu ha lasciato più di uno basito. Ma andiamo sui numeri: tre grandi strutture di vendita, una alimentare, dieci supermercati e 41 negozi di vicinato. A questi si aggiungono ristoranti e aree giochi calcolando oltre mille e 600 posti di lavoro aggiunti 200 legati ai cantieri.
Sono questi, infatti, i calcoli fatti dalla Esetali, la società proprietaria delle aree e che ha proposto il progetto in grado di stravolgere il commercio tradizionale di Cagliari e dell’area vasta cagliaritana. Questo mega polo commerciale (223 mila e 855 mq) dovrebbe infatti nascere tra Assemini e Sestu nell’ambito del piano di riqualificazione urbanistica e ambientale di un’area in zona “Giardinetto” e “Piscina Matzeu” e attende ora il via libera della Regione. In pratica, tre maxi centri commerciali, una galleria con 41 negozi e altre migliaia di metri quadri pronte a ospitare prodotti di tutti i tipi.
È vero come l’area di intervento ricada ad Assemini al confine con Sestu ma la struttura sarebbe a pochi passi da Cagliari e Elmas nei terreni chiusi a nord da via San Giorgio che dalla vecchia 131 conduce alla 130 confinando a sud con la strada provinciale 8 Sestu-Elmas attraversato dal Rio Sestu.
Nel progetto sono previste (e non potrebbe essere altrimenti) indispensabili opere di mitigazione idraulica per scongiurare il rischio alluvioni visto come alcune aree rientrano tra quelle in HI4 a maggior rischio di alluvione dove (per legge) non sarebbe possibile nemmeno realizzare una serra. E infatti sarebbero previste opere di riqualificazione come l’allargamento di via San Giorgio per realizzare la pista pedo-ciclabile (separata dalla strada tramite una fascia verde di protezione), una rotatoria sulla via San Giorgio nell’area della società Esetali e un’altra rotatoria sulla strada provinciale 8.
Non solo: verrebbe realizzata anche una nuova strada pubblica interna al lotto (dotata di pista pedo-ciclabile), un ponte di attraversamento del Rio Sestu con pista pedo-ciclabile e altri ponticelli pedonali sempre sul Rio Sestu. A questo si aggiungerebbe la riqualificazione dell’area con piantumazione a verde di circa 28 mila metri quadrati e la realizzazione di piccoli parchi giochi. Questo per la parte “contorno”. Il “piatto forte”, infatti, sarebbe costituito dal gigantesco polo commerciale previsto dove complessivamente l’idea è di realizzare due grandi strutture di vendita non alimentari, un’altra grande struttura di vendita alimentare, dieci medie strutture di vendita non alimentari, una galleria commerciale con 41 negozi vicinato (di dimensioni variabili tra 56 e 250 mq) più aree dedicate alla ristorazione e aree gioco.
Risultato? In tutto 56 mila metri quadrati di superfici commerciali. Quisquilie se paragonate con altre strutture già esistenti tanto da far dimenticare (e in fretta) la meraviglia procurata dallo sbarco della Standa alla fine degli anni ’80 a Cagliari (l’attuale struttura in via Jenner a Cagliari) e poi la “Città mercato” (attuale Auchan ora Conad a Santa Gilla, sempre a Cagliari) e poi la Corte del Sole, a Sestu, Le Vele a Quartu. Per realizzare questo nuovo impianto sono previsti 51 mesi di lavoro.
La Esetali Srl di Cagliari è una azienda registrata in provincia di Cagliari con sede sociale in via Ghironi 20 con un numero di dipendenti (come reca il suo sito Internet) “stimato da 2 a 5”. E ancora viene sottolineato come “l’azienda è classificata col codice ateco 452 nella categoria merceologica palificazioni fondazioni”. E proprio secondo Esetali, “a parte il beneficio meramente economico, l’utilità della riqualificazione urbanistica e ambientale si identifica in altri e maggiori vantaggi per la popolazione di Assemini, basti pensare alla netta diminuzione delle aree vulnerabili per inondazione che porteranno un beneficio ovviamente distribuito anche nell’area circostante il lotto di intervento e alle opere pubbliche esistenti”.
Non basta? “Inoltre la nuova viabilità in progetto” sottolinea ancora Esetali, “ripristinerà il collegamento tra le due aree del territorio di Assemini fisicamente divise dal fiume”. Tutto questo perché allo stato attuale, per poter andare da una parte all’altra del rio Sestu, occorre transitare in strade appartenenti ai comuni di Elmas e di Sestu aggiungendo anche come la realizzazione delle due rotatorie in progetto nella Strada Comunale Elmas-Sestu e nella SP 8 garantisce un positivo effetto di traffic-calming”.
Non bastasse, Esetali sottolinea ancora come “il beneficio privato consiste nella possibilità edificatoria di ulteriori 63.099 mc a fronte dei circa 369.201 mc già insediabili, per un totale futuro di circa 432.300 mc”. E a sostenere e rinsaldare la tesi dell’utilità di un simile investimento, la Esetali sottolinea “la notevole ricaduta occupazionale sia durante le fasi di costruzione (circa 200 addetti) sia durante l’avvio del polo commerciale”. Nelle carte presentate dalla Esetali in Regione si legge infatti come “il numero totale di addetti durante l’esercizio di tutte le opere in progetto è stimato in circa 1617. E quindi appare evidente”, sottolinea ancora l’azienda, “come parti di questi addetti migrerà dalle strutture che nel tempo saranno dismesse nel territorio circostante le opere in progetto”. Un’idea imprenditoriale passata “sopra la testa” degli amministratori comunali e dei rappresentanti di categoria. Che ora si trovano a dover commentare. “Si tratta di un progetto che non è passato dai nostri uffici comunali” sottolinea il vicensindaco e assessore comunale all’Urbanistica di Assemini Gianluca Mandas, “e che ci riserveremo di valutare”. Da parte dell’amministrazione comunale, nessun entusiasmo. Ancora meno per le associazioni di categoria.
A puntare il dito contro la possibile apertura del nuovo polo commerciale è il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti considerando come “la nascita di nuovi centri commerciali portano alla scomparsa dei piccoli negozi e visto come tra Cagliari e Hinterland si contano già sei centri commerciali è inaccettabile che ci sia in ballo un progetto che potrebbe vedere la nascita di altre tre strutture con una decina di supermercati, oltre quaranta negozi, ristoranti e aree giochi a pochi chilometri dal centro città. La nostra associazione di categoria, da sempre in prima fila per il sostegno al piccolo commercio, non può che essere contraria”.
Al di là di valutazioni e considerazioni, c’è ora da attendere il Via, la valutazione di impatto ambientale da parte della Regione considerando le caratteristiche geomorfologiche del territorio dove andrebbe realizzato il complesso commerciale e dove si concentra più di un dubbio. Che altre volte, comunque, è stato superato. I commercianti di Assemini, Sestu e hinterland incrociano le dita.
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