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ATTUALITÀ

Cerchiamo di consumare sempre meno plastica

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di  Marcello Serru*

Le circostanze attuali e mondiali circa il problema del rifiuto plastica e anche degli altri rifiuti sono naturalmente anche sotto l’attenzione dell’amministrazione comunale.
Continuando con la campagna informativa “Basta poco”, abbiamo deciso di arricchirla con questa nuova locandina sulla plastica, al fine di sensibilizzare la cittadinanza al problema.
Come è noto, la plastica crea una serie di problemi ambientali, data la sua impossibile degradazione e conseguente permanenza nell’ambiente, dalle campagne ai nostri mari, passando per gli animali. Infatti, nonostante il divieto di smaltimento nell’ambiente, purtroppo le immagini e gli studi prodotti ci indicano che si possono trovare ovunque.
Ad esempio, secondo uno studio, le larve delle zanzare possono contenere microplastiche che poi vengono mangiate da altri insetti. Così, entrando nella catena alimentare, corriamo il rischio di ritrovarcele alla fine nei nostri piatti.
Siamo tutti consapevoli di quanta plastica produciamo quotidianamente. Ormai è noto il giro di vite sulla plastica usa e getta entro il 2021.
L’Europarlamento ha approvato il divieto al consumo nell’Unione europea di alcuni prodotti come posate, bastoncini cotonati, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini, che costituiscono il 70% dei rifiuti marini.
Ecco, anche noi siamo da tempo consapevoli del problema e intendiamo andare nella stessa direzione, provando a ridurre la presenza della plastica attraverso non solo il riuso e riciclo, ma soprattutto attraverso un necessario ripensamento culturale verso l’uso della plastica. Infatti sarebbe auspicabile una progressiva sostituzione dell’uso dei materiali in plastica con altri materiali.
Ad esempio al posto delle stoviglie in plastica, assai pratiche, ma anche altrettanto scomode da usare, si potrebbe tornare all’uso di stoviglie in metallo. Magari per un picnic si potrebbe usare la classica gavetta in metallo da lavare per poi usarla tutte le altre volte. Oppure cercare di diminuire gli imballaggi in plastica magari privilegiando l’acquisto di confezioni in materiale diverso oppure usando le ricariche o i sistemi “alla spina”, un po’ come si faceva alcuni decenni fa.
Un minore acquisto di materiali che velocemente diventano rifiuti, come nel caso delle plastiche, si traduce in una minore raccolta e conferimento e conseguentemente anche un minor costo sulla Tari.
Ci rendiamo conto che non sia un passaggio semplice, ma crediamo che attraverso la collaborazione di tutti saremo capaci di questo importante cambiamento.

*Assessore all’ambiente
Comune di Guspini

RIPRODUZIONE RISERVATA
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ecco qualche nostra proposta….

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