Dopo trentasette anni di onorato servizio chiude i battenti la macelleria di Carlo Orrù, considerata, a detta di tanti, come un punto vendita di carni di alta qualità. La decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno quando, lo scorso 18 settembre, è stata affissa una nuova targa sopra l’ingresso del locale (vedi foto articolo) nella quale il proprietario dava comunicazione della fine della sua lunga carriera lavorativa ringraziando, al contempo, i propri clienti per la fiducia concessagli in tanti anni di attività.
«Ho preso questa decisione a malincuore- commenta Carlo Orrù – ma le spese di gestione e la burocrazia dilagante si sono trasformati in ostacoli insormontabili. Nonostante i miei 72 anni suonati, avrei però continuato volentieri; purtroppo è stata una decisione pressoché obbligata». Eppure nella macelleria di quello che da tutti è affettuosamente chiamato “signor Carlo”, non c’erano problemi di scarsa clientela; tutt’altro, la qualità dei prodotti e la gentilezza del proprietario erano caratteristiche da tempo riconosciute. «Non dico nulla di nuovo quando sottolineo che da almeno due decenni la grossa distribuzione – continua Orrù – stia mettendo in seria difficoltà il comparto delle piccole aziende; faccio questo lavoro da quando avevo quindi anni e ho aperto la macelleria nel lontano 1980: da allora le cose sono cambiate tantissimo e, purtroppo, non in maniera positiva. Non vorrei sembrare pessimista, ma oggigiorno non consiglierei a nessun giovane di intraprendere un’attività come la mia; se un tempo, infatti, bastava l’impegno e la passione, oggi devi scontrati con diversi problemi, su tutti la burocrazia».
Amarezza a parte, Carlo Orrù ci tiene però a precisare: «Al di là di ciò che ho detto, non smetterò mai di essere orgoglioso per quanto ho fatto, ma soprattutto non posso fare a meno di ringraziare i miei clienti per la fiducia datami. È grazie a loro, infatti, che ho potuto sostentare la mia famiglia e fare in modo che i miei due figli, Ramon e Michele, potessero studiare in una buona università a Roma e realizzarsi nella loro vita lavorativa. La cosa più curiosa è il fatto che sono stati davvero tanti coloro che, appreso della chiusura della macelleria, mi hanno fermato per ringraziarmi; questi piccoli gesti mi hanno fatto capire che, pur con qualche inevitabile errore (ma in fondo chi è che non li fa? ndr), sono comunque riuscito a lasciare un buon ricordo; è grazie soprattutto a loro che mi sono sentito orgoglioso per quanto fatto in questi tanti anni di carriera».
Simone Muscas
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