L’amministrazione comunale continua a distinguersi per iniziative legate al risparmio energetico: dopo il progetto europeo (ancora in fase di sperimentazione nel paese per stabilire punti di forza e criticità degli accumulatori di carica delle abitazioni provviste di pannelli fotovoltaici), ecco ora arrivare le colonnine per la ricarica delle batterie degli autoveicoli elettrici.
«Si tratta di un’iniziativa», afferma il sindaco Marco Sideri, «che è stata resa possibile grazie a un accordo fra la società che si occupa di distribuzione dell’elettricità nel paese e il Comune; non è quindi un vero progetto, ma una semplice intesa fra le parti a costo zero per noi. Nel paese, al momento, sono state installate quattro colonnine alle quali, nel breve periodo, se ne aggiungerà un’altra per un totale di cinque. Gli obiettivi sono due: in primis, di comune accordo con la società distributrice, monitorare anno dopo anno lo stato dell’arte della mobilità elettrica e, allo stesso tempo, offrire un servizio oggi non diffuso nel territorio visto che dirigersi in Marmilla è penalizzante per chiunque sia in possesso di un veicolo elettrico in quanto queste tecnologie non hanno la stessa autonomia delle automobili a motore endotermico. Da quel che sappiamo i tempi medi per una ricarica completa saranno di circa un’ora o un’ora e mezza a seconda del modello di auto e che il servizio è rivolto non ovviamente ai veicoli ibridi, ma solo a quelli elettrici al 100%».
Un’iniziativa, quella del Comune di Ussaramanna, da seguire con attenzione nel tempo, visto che da una parte diverse case automobilistiche, seppur con costi ancora elevati, iniziano a immettere sul mercato più veicoli elettrici rispetto a pochi anni fa, e dall’altra lo Stato, da pochi anni, ha promosso incentivi per l’acquisto di queste automobili. In tanti ci sperano, in pochi ci credono: tuttavia gli esempi positivi non mancano.
Solo poco più di dieci anni fa infatti, giusto per citare un esempio simile, la presenza di un edificio dotato di pannelli fotovoltaici in Sardegna era una rarità; oggi invece, grazie agli incentivi statali da una parte (ora non più esistenti) e alla discesa dei prezzi di mercato dall’altra, il numero di abitazioni dotate di questi sistemi di energia rinnovabile è cresciuto in maniera esponenziale. Sarà curioso, in virtù di ciò, osservare negli anni se anche il filone della mobilità elettrica di cui l’amministrazione locale si è fatta pioniera nel territorio, potrà dare, così come successo per le tecnologie fotovoltaiche in circa un decennio, gli stessi buoni risultati.
Simone Muscas
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