Per adesso c’è il parere favorevole espresso dalla Giunta al programma di indirizzo per gli interventi di riqualificazione del compendio della Fiera Internazionale della Sardegna secondo quanto previsto dal Protocollo di intesa preliminare alla redazione di un Accordo di programma (siglato il 3 novembre 2017). Le aree di Su Siccu che costituiscono il complesso fieristico sono state trasferite dallo Stato alla Regione 70 anni fa e sono a tutt’oggi detenute e gestite, unitamente ai fabbricati che vi insistono, dalla Camera di Commercio di Cagliari ed Oristano, cui furono affidate sin dal 1952.
Per individuare le soluzioni più adeguate al rilancio del vasto compendio urbano, nel 2008 l’Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna aveva bandito un concorso internazionale di idee. Da quel bando sono stati individuati i possibili potenziali e le prospettive adeguate agli attuali e futuri scenari urbani e socioeconomici. Per conseguire gli obiettivi, il 3 novembre 2017 è stato sottoscritto dalla Regione, dalla Città metropolitana, dal Comune di Cagliari, dall’Autorità portuale del Mare di Sardegna e dalla Camera di commercio di Cagliari e Oristano un Protocollo di intesa preliminare alla redazione di un Accordo di programma per la riqualificazione della Fiera internazionale della Sardegna. In particolare, sono state individuate le seguenti finalità:
– creazione di un polo espositivo permanente delle eccellenze enogastronomiche, agroalimentari, tecnologiche, artigianali, culturali del territorio regionale, anche con la possibilità di vendita dei prodotti di eccellenza;
– rimodulazione degli spazi espositivi, al coperto e in piazzale, adeguati agli attuali indirizzi fieristici e la attuazione di eventi artistici e ricreativi;
– creazione di un articolato polo congressuale capace di ospitare eventi di portata internazionale;
– creazione di spazi destinati all’attività sportiva con integrazione dell’offerta anche attraverso il collegamento agli impianti presenti nelle aree adiacenti;
– creazione o rifunzionalizzazione di spazi da destinare a uso direzionale;
– supporto logistico alle attività di cui sopra con la realizzazione di una struttura ricettiva e di quant’altro dovesse rendersi necessario per il conseguimento delle medesime;
– collegamento pedonale con l’area turistico – portuale antistante per la realizzazione di sinergie tra le attività fieristiche e la nautica da diporto;
– risoluzione di tutte le questioni di natura tecnico-amministrativa connesse alla riqualificazione del compendio fieristico.
Il programma prevede l’implementazione delle principali funzionalità correlate agli spazi espositivi ed al polo congressuale secondo le nuove esigenze del mercato e con modalità architettoniche modulabili supportate da una struttura ricettiva in grado di integrare l’offerta alberghiera cittadina. Tra le nuove funzioni insediabili anche l’innovation hub, ovvero un’area dedicata al trasferimento tecnologico e start up entrepreneurship che andrebbe a dialogare ed integrare, con una offerta differenziata, con gli operatori del medesimo settore già operanti sul territorio regionale come, ad esempio, l’ex Manifattura Tabacchi con Sardegna Ricerche ed il Digital Innovation Hub. Sono poi previste soluzioni architettoniche in grado di rendere più permeabile il complesso fieristico con il restante contesto cittadino mediante la diretta connessione pedonale con la limitrofa area portuale. Per per le importanti implicazioni sotto il profilo socio economico rivestite dalla riqualificazione della Fiera internazionale della Sardegna, il compendio è stato dichiarato di preminente interesse generale e di rilevanza regionale.
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