Il cortometraggio Sogni Bruciati, presentato dalla classe III della Scuola Media di Barumini al concorso MIUR I giovani ricordano la Shoah, è arrivato primo in Sardegna per la sezione Scuola Secondaria di I grado. L’obiettivo delle docenti coordinatrici del progetto, Mercede. Lecca, Marianna Pinna, Elena Accalai e Irene. Olla, è stato quello di sensibilizzare i ragazzi nei confronti di questa tematica.
Durante la realizzazione del cortometraggio, si è cercato di dare voce a chi purtroppo non è riuscito a sopravvivere ai campi di sterminio, prendendo spunto dalle parole dette dalla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ai Lager.
Grazie alle letture di persone sopravvissute alla Shoah, all’introduzione alla Seconda Guerra Mondiale e alla ricerca sulla vita di persone non sopravvissute ai campi di concentramento, gli studenti si sono immedesimati nelle persone che non sono tornate dai Lager, immaginando di farle parlare dei sogni che avrebbero voluto realizzare se avessero avuto la possibilità di vivere. Hanno provato a raccontare ambizioni e desideri di ragazzi come loro.
Il cortometraggio racconta una storia ambientata nella III classe di Barumini che, dopo essere uscita da scuola, si dà appuntamento in biblioteca, per fare una ricerca sulla Shoah. Arrivati in biblioteca, i ragazzi trovano un libro sulla Shoah che li “teletrasporta” nei campi di concentramento e che mostra la situazione del luogo in quei tempi. Subito dopo, i visi dei ragazzi compaiono dal fumo di un forno crematorio nel momento in cui esprimono con amarezza e rimpianto i loro “Sogni bruciati”.
Per la realizzazione del cortometraggio, inoltre, i ragazzi hanno composto per intero la colonna sonora a commento del carattere e della situazione emotiva vissuta dei personaggi.
L’obiettivo è stato certamente quello di pensare di costruire un futuro in cui non si commettano più gli errori del passato.
Renato Sechi
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