Il PUNTO SULL'ECONOMIA

Conti pignorati in tempi rapidi per chi non paga le tasse e le multe dei comuni

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di Antonio Begliutti*

Antonio Begliutti

Dal prossimo 1° gennaio 2020, chi non paga le tasse comunali e le multe rischia il blocco immediato del proprio conto corrente.

Il pignoramento del conto potrà essere molto veloce, ovvero potrà avvenire prima dell’arrivo della cartella esattoriale.

LA NOVITÀ

La legge di bilancio 2020 ha esteso ai tributi locali il cosiddetto accertamento esecutivo, cioè il pignoramento del conto corrente.

La novità rientra all’interno delle misure finalizzate a accelerare il recupero dell’evasione relativa ai tributi locali, e soprattutto a disincentivare il mancato pagamento di tasse come Imu, Tasi, Tari e le altre esistenti.

IL PIGNORAMENTO DEL CONTO CORRENTE

Il Comune potrà richiedere il pignoramento del conto corrente del contribuente già dopo la mancata risposta all’avviso di accertamento e all’intimazione di pagamento. L’obiettivo è quello di contrastare l’evasione fiscale.

Quindi, dal prossimo 1° gennaio 2020, l’avviso di accertamento (atto con il quale il Comune comunica ai cittadini di dover far fronte al pagamento di una determinata imposta o tassa) conterrà l’intimazione ad adempiere. Una volta trascorso il termine di 60 giorni per la presentazione del ricorso, l’atto diventerà subito esecutivo ed al mancato pagamento della somma indicata nell’avviso il Comune potrà rispondere con il pignoramento del conto corrente.

GLI EFFETTI RISPETTO AD OGGI

Con le modifiche previste, la procedura di recupero delle somme evase sarà decisamente più rapida. Senza necessità di attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito e quindi la cartella esattoriale, potranno essere avviate immediatamente tutte le procedure esecutive e cautelari previste ad oggi, come fermo amministrativo, ipoteca o pignoramento.

A parte la possibilità di presentare ricorso, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricezione dell’avviso di accertamento esecutivo, la Legge di Bilancio 2020 fornisce una seconda possibilità di aiuto per i contribuenti.

Anteriormente all’avvio della procedura esecutiva, cioè prima del pignoramento del conto, del fermo amministrativo e dell’ipoteca, verrà inviato un sollecito di pagamento, qualora vi fossero debiti di importo non superiore a 10.000 euro.

Per evitare le procedure di recupero forzato, sarà possibile regolarizzare la propria posizione, pagando il debito anche a rate, da un minimo di 4 fino ad un massimo di 72 rate. Bisognerà attendere comunque la definitiva approvazione della Legge di Bilancio 2020, oggi ancora in fase di discussione in Parlamento, per vedere la piena applicazione della novità illustrata.

*Commercialista revisore contabile

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