di Maurizio Onidi
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“La Regione Sardegna continua a non rispettare i target del piano vaccinale nazionale“. Questo l’oggetto della lettera che il Comitato spontaneo dei fragili della Sardegna, inviata al generale Francesco Paolo Figliuolo, per chiedere un suo intervento urgente. Nella missiva firmata da Aurora Simeone, una delle coordinatrici dell’associazione, si segnalano “evidenti carenze e scelte irragionevoli, che ancora oggi continuano a presentarsi nella gestione della campagna di vaccinazioni nell’isola” non è che l’ultima delle denunce da parte dei cittadini sul fronte della campagna vaccinale ma non solo.
Vediamo allora quale la situazione a livello nazionale delle somministrazioni sulla base dei dati rilevabili dal sito del ministero della salute. Dal report riferito alle 8,57 di oggi 14 maggio 2021 si evince che a fronte di 29.583.060 vaccini distribuiti, ne sono stati somministrati 25.948.925 dosi di cui 14.591.921 alle donne e 11.357.004 agli uomini. Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 8.079.257. Per quanto riguarda le regioni, relativamente al rapporto tra dosi fornite e somministrate, sono due quelle che occupano, ex aequo, il gradino più alto del podio è più precisamente la Liguria con 759.922 somministrazioni a fronte di 826.620 dosi fornite, pari al 91,9%, e il Veneto con 2.199.902 somministrazioni a fronte 2.393.360 con il 91,9%, il secondo posto è occupato dalla Lombardia con 4.500.747 dosi inoculate contro 4.933.930 fornite, con il 91,2% mentre nel gradino più basso del podio troviamo il Molise con 147.055 vaccini effettuati a fronte di 162.225 con il 90,6%.
Molto lontano dalle percentuali delle regioni precedenti troviamo le ultime tre della classifica che vede al terzultimo posto la Calabria con 731.023 somministrazioni contro le 895.200 dosi fornite, per una percentuale dell’81,7%, al penultimo posto la Sicilia con 1.827.758 somministrazioni contro 2.260.075 dosi ricevute pari all’80,9% e all’ultimo posto, maglia nera troviamo la Sardegna con 637.953 dosi inoculate contro 808.440 vaccini forniti per una percentuale del 78,9% a causa delle quali la media nazionale scende all’87,9%.
Relativamente alla nostra isola, pur non essendo addetti ai lavori, sono tante le domande e le perplessità che ci si pone di fronte a questo quadro: perchè queste disparità? perché I cittadini, le associazioni, i sindacati continuano a manifestare contro la gestione dei vaccini? In effetti le cose che non vanno sono tante e le vediamo sotto i nostri occhi, soggetti fragili ancora non vaccinati come pure fasce di anziani, numeri telefonici forniti dalla struttura che squillano a vuoto, messaggi di richieste di informazioni da parte di cittadini e organi di stampa senza alcuna risposta e tanto altro ancora. Oltre 1.400 le vittime, un paese medio piccolo della nostra regione che è scomparso a causa del virus. Forse è arrivato il momento in cui chi ha la responsabilità della gestione regionale della pandemia, compreso coloro che siedono nei banchi dell’opposizione, si assumano la responsabilità e l’impegno di contribuire a dare un cambio di marcia a questa situazione, ponendo fine all’ennesimo e stucchevole scaricabarile. Se non sono in grado di trovare soluzioni suggeriamo di copiare ciò che fanno i più virtuosi altrimenti che facciano pure più di un passo indietro, di lato o dove meglio credono perché di mezzo c’é la nostra salute.
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