Nel 1980, Radio Tele Serramanna, venne acquistata da Aldo Serci, uno dei suoi collaboratori, diventando Radio Fantasy e l’appuntamento dei serramannesi con la loro radio locale, continuò quindi a rinnovarsi ogni giorno. In quegli anni, la prima cosa che si faceva appena svegli era girare una manopola ed entrare in quel piccolo mondo che portava la musica in casa e metteva in contatto con gli altri . Mentre si faceva colazione, durante le ore di lavoro, intanto che si facevano le pulizie in casa o si cucinava, radio Fantasy teneva compagnia agli abitanti del paese.
«Ricordo i sacrifici per poter avere la musica giusta che, allora, potevi solo comprare», racconta Aldo Serci, ricordando i suoi anni in modulazione di frequenza 89.7. «Magari avessimo avuto la possibilità di scaricare le novità e velocità nell’avere informazioni come succede oggi! La programmazione iniziava la mattina con il buongiorno poi, assieme alla musica, era il momento dei giochi con la caccia al rumore o il personaggio misterioso che dovevi scoprire sentendo un piccolo frammento di voce. Al pomeriggio arrivavano le selezioni dance con Anto DJ ed altri programmi diversi che si alternavano. La parte principale comunque è sempre stata la musica che veniva trasmessa ininterrottamente 24 ore su 24 in stereo. Indimenticabili le “caccia al tesoro” che ogni anno organizzavamo, coinvolgendo il paese al completo, con i partecipanti in squadre, ognuno a bordo di auto: entravano nelle case alla ricerca degli oggetti più improbabili a seguito delle indicazioni che venivano suggerite dalla radio. È stato in generale un periodo interessante sotto tanti aspetti, in particolare perché allora le radio erano veramente libere e davano alle persone la possibilità esprimersi: gruppi di diverse estrazioni, idee o semplicemente gusti musicali, a volte impegnate e altre meno, ma pur sempre liberi di esprimersi. Abbiamo smesso di trasmettere credo attorno al 95, a seguito dell’aumentare dei miei impegni di lavoro e familiari. Posso solo dire che è stata un’esperienza bellissima, una delle poche esperienze che tuttora mi manca ancora tanto. Ha dato a me e tanti che negli anni hanno collaborato, la possibilità di conoscere tanta nuova gente e di confermare la grande passione per la musica che ancora oggi resiste.»
Francesca Murgia
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