di Cinzia Mereu
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Le recenti elezioni per la carica della presidenza della Repubblica italiana hanno confermato per la seconda volta Sergio Mattarella, ex giudice della Corte Costituzionale. Nato a Palermo nel 1941 è l’unico siciliano ad aver ricoperto tale carica.
La Sardegna, invece, vanta ad oggi ben tre presidenti della Repubblica, due nati a Sassari e uno nato a Torino da padre sardo.
Il primo isolano a essere eletto fu Antonio Segni, giurista e uomo politico, è stato il quarto Presidente della Repubblica italiana, dal 1962 al 1964. Il suo mandato fu in secondo più breve dopo quello di Enrico De Nicola. Fu costretto a dimettersi a causa delle sue precarie condizioni di salute.
Riconosciuto come uno tra i fondatori della Democrazia Cristiana, nel 1946 venne eletto deputato all’Assemblea Costituente e durante la seconda metà degli anni cinquanta ricoprì per ben due volte la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri.

Dopo Segni spettò a Giuseppe Saragat, che ne colse immediatamente l’eredità. Fu, inoltre, il primo socialdemocratico a rivestire questo ruolo.
Nato a Torino nel 1898, era figlio di Giovanni Saragat, un avvocato sanlurese di origini galluresi, che si trasferì nella città sabauda probabilmente per motivi di lavoro. Il cognome della famiglia era in realtà Saragattu, ma presumibilmente a causa di un errore anagrafico al momento della registrazione della nascita di Giovanni venne tramutato in Saragat.
Durante il ventennio Giuseppe venne arrestato dalle autorità tedesche assieme a Sandro Pertini per il suo schieramento politico, mentre nell’immediato dopoguerra rivestì per un breve periodo il ruolo di ambasciatore italiano a Parigi.
Nel 1985 fu poi la volta di Francesco Cossiga, anch’egli sassarese come Segni, è stato l’’ottavo presidente della Repubblica italiana, ritenuto da tanti uno dei politici più importanti e influenti del periodo della “Prima Repubblica”. Cugino di secondo grado di Enrico Berlinguer, iscritto sin da giovane alla Democrazia Cristiana e laureato in Giurisprudenza, Cossiga è stato docente di diritto costituzionale presso l’Università di Sassari. La sua fu un’ascesa politica rapida, che lo portò a diventare il più giovane sottosegretario alla difesa durante il terzo governo Moro.
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