<La Sardegna ha sempre affermato con forza e chiarezza la totale contrarietà alla realizzazione di un sito di raccolta per le scorie nucleari nel suo territorio>. Così l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano in occasione dell’audizione in Senato dei rappresentanti delle Regioni nella Commissione Industria, commercio e turismo del Senato della Repubblica sulla gestione e messa in sicurezza dei rifiuti nucleari sul territorio nazionale. A Palazzo Madama oggi l’assessore Spano ha depositato una memoria della Regione Sardegna in Commissione ripercorrendo le tappe a partire dall’esito negativo nell’isola della consultazione popolare del 2011. <Il risultato del Referendum ha visto il 95 per cento dei votanti esprimersi contro l’installazione in Sardegna di centrali nucleari e dei relativi siti per lo stoccaggio di scorie radioattive> ha detto, <e questo ha rappresentato per noi un impegno assoluto da rispettare e da ribadire in tutte le sedi opportune>. L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente aveva inoltre inviato ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico note formali in cui veniva espressa l’assoluta contrarietà della Regione Sardegna a qualunque ipotesi di installazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi nel proprio territorio per una serie di precise motivazioni tra le quali la grave penalizzazione subita dall’isola da anni a causa degli oneri eccessivi rappresentati dalle servitù militari che occupano oltre 35 mila ettari di terreno con conseguenti compromissioni di tipo ambientale. La stessa Spano in Commissione ha ricordato la mozione di tre anni fa in Consiglio regionale <dove abbiamo sin dal primo momento ribadito pubblicamente in più occasioni la nostra contrarietà e assunto l’impegno, in base alla mozione 133/2015 del Consiglio regionale, di porre in essere tutte le azioni per avviare un leale confronto con il Governo affinché sia rispettata la scelta dei cittadini sardi in occasione del Referendum consultivo del 2011>. Così da evitare <che la Sardegna venga individuata come sede idonea a ospitare il deposito nazionale> ha concluso l’assessore all’Ambiente.
Gian Luigi Pala
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