Una Consulta volta a sventare il propagarsi di interventi industriali che compromettano migliaia di ettari di suolo destinato all’uso agricolo: sarà questo il risultato della collaborazione fra i sindaci di Arbus, Gonnosfanadiga, San Gavino, Pabillonis, Guspini, Sardara e Villacidro e i comitati No Megacentrale, Terra che ci appartiene, Associazione Progetto Comune, No TrivelPaby e Fuori dalle Pale. Una cooperazione, quella tra i sindaci e i comitati in difesa dell’ambiente, nata durante il tavolo di confronto tenutosi lo scorso lunedì 27 a Villacidro, ultimo degli incontri che, a partire dalla prima decade di Luglio, hanno avuto luogo nelle aule consiliari di Guspini e Gonnosfanadiga. Scopo degli appuntamenti , la ricerca di sinergie nel territorio, fondamentali per arginare l’avanzata degli speculatori dell’energia in Sardegna, ma in particolare nel Medio Campidano. “In seguito a continue azioni di sensibilizzazione e informazione dei cittadini e numerosi scambi con gli uffici di Regione e Ministero- puntualizzano i Comitati- abbiamo constato che le società dell’energia, attratte da profitti milionari, non demordono, e decidono pertanto di coinvolgere in maniera diretta e inequivocabile gli amministratori locali, cercando una solida alleanza con loro”. “ L’unico sviluppo possibile per la Sardegna passa attraverso il concetto di sostenibilità, declinato in tutti i suoi aspetti- fanno loro eco i sindaci dei sette comuni- e specie attraverso il rispetto delle vocazioni e delle abilità consolidate dei suoi abitanti”. Al momento l’attenzione dei comitati e delle amministrazioni locali è concentrata sulle termodinamiche solari della Energo Green, le Ricerche Geotermiche della Tosco Geo e le ricerche per idrocarburi della Saras. “Man mano che si avvicineranno altre scadenze o verranno presentati altri progetti- comunicano- il nostro campo d’azione si estenderà. Sarà privilegiata l’interlocuzione con tutti i livelli istituzionali, senza escludere alcuna forma di protesta o di letta, purché compatibile con le regole della democrazia e della legalità”.
Francesca Virdis
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