banner1_lagazzetta
striscione_banner
ffserci
previous arrow
next arrow
Cultura Musica

Deathcrush: dalla Sardegna alla conquista del mondo

Condividici...

di Giacomo Pitzalis
__________________________________________________

«I Deathcrush sono prima di tutto quattro amici che da quando hanno preso in mano il primo strumento non hanno più smesso di suonare. Anzi: non hanno più smesso di suonare metal».
Così Luigi Cara, bassista e voce del gruppo, presenta i Deathcrush, mettendo subito in chiaro quali siano i pilastri della band, che vanta alla chitarra Andrea Sechi, il batterista Giampiero Serra e la new entry Luigi Porceddu, anche lui alla chitarra.
«Tutto ha avuto origine quando abbiamo iniziato ad ascoltare il buon, caro, vecchio death metal. Nel 2000 ci fecero impazzire album come Legion dei Deicide, Butchered at birth dei Cannibal Corpse e Altar of madness dei Morbid Angel. In un attimo ci fu chiaro quale sarebbe stato il nostro genere e il nostro obiettivo».
Dopo una gavetta mastodontica fatta di sudore, corde rotte e ore di prove, i Deathcrush si sono imposti non soltanto nell’ambiente isolano, ma anche a livello internazionale, in special modo durante i tour europei e il Las Vegas Deathfest degli Stati Uniti.
«Sono state esperienze di vita stupende, dei sogni che quando sei agli esordi speri si realizzino per davvero. E alla fine la perseveranza ha dato i suoi frutti, soprattutto quando è uscito il nostro secondo album, Hell, a cui sono seguite davvero tante proposte di tour e mille occasioni diverse. Il Las Vegas Deathfest, poi, è stato il coronamento uno stupendo periodo».
E oggi, dopo il disco d’esordio Collective Brain Infektion e il già citato Hell, i Deathcrush sono tornati a riconquistare le scene con il nuovo lavoro Under Serpent Reigns, che sta macinando recensioni positive e vendite, oltre aver attirato su di sé un profondo interesse all’estero.
«Il disco viaggia davvero benissimo e si è creata tanta attenzione attorno, portandoci ad apparire anche in riviste specializzate tedesche e portoghesi. Under Serpent Reigns è senza ombra di dubbio la nostra opera migliore, frutto di tanto lavoro sia testuale che compositivo. Prima di registrarlo lo abbiamo suonato e risuonato, rendendolo nostro in ogni suo aspetto».
E proprio riguardo Under Serpent Reigns si focalizzano i prossimi progetti e appuntamenti della band, pronta come non mai a martellare i palcoscenici di tutt’Europa.
«A breve annunceremo il nostro nuovo tour europeo – conclude Luigi –  e non vediamo l’ora di suonare dopo la “pausa forzata” imposta dal Covid-19. E poi stiamo buttando giù il nuovo materiale per un prossimo album. Non ci fermiamo mai! Ave Serpents!».

RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividici...

ecco qualche nostra proposta….

IMG-20231027-WA0002
IMG-20231007-WA0003-1024x623
IMG-20231104-WA0035-1024x623
previous arrow
next arrow
 

Argomenti

CLICCA sotto PER LEGGERE

RADIO STUDIO 2000

Su questo sito Web utilizziamo strumenti di prima o di terzi che memorizzano piccoli file (cookie) sul dispositivo. I cookie vengono normalmente utilizzati per consentire al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare report di navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi / prodotti (cookie di profilazione). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore. Cookie policy