Entro gennaio saranno aperti da Forestas i sette “Sportelli territoriali del Sentiero” previsti nella Res, la Rete escursionistica regionale. L’esecutivo regionale ha anche approvato la Cartografia dei tracciati su cui verrà pianificato il prossimo triennio e la nomina dei componenti il tavolo tecnico regionale per la stessa Rete.
Sono dieci le aree della Sardegna individuate da Forestas per la sentieristica: la macroarea Limbara-Altopiano di Buddusò, quella di Tepilora-Montalbo, quella del Nord-ovest (comprendente ampie parti della Nurra, del Sassarese e della Planargia-Meilogu). Quindi la il Marghine-Goceano, la macro-area dei Supramontes (comprendente l’area strategica “su Suercone” ma anche il Supramonte Costiero e parti del Nuorese e delle Baronie), Gennargentu-Ogliastra comprendente anche i sentieri delle Barbagie di Ollolai, Belvì e Seulo il Barigadu ed il Mandrolisai e la macroarea Arci-Grighine comprendente anche connessioni con il Montiferru e con il Campidano di Oristano e la Marmilla. Le restanti macroaree sono il Linas-Marganai, comprendente le connessioni escursionistiche verso il Medio Campidano e l’Iglesiente, il Sulcis-Gutturu Mannu e i SetteFratelli comprendente le connessioni con il Sarrabus-Gerrei, la Trexenta, il Parteolla e il Campidano di Cagliari.
Alle dieci aree va aggiunta la dorsale di media-lunga percorrenza definita “Sentiero Italia” che parte da S.Teresa di Gallura per raggiungere Castiadas (storico tratto sardo di un itinerario nazionale che il Mibact ed il CAI promuoveranno a livello nazionale proprio nel 2019) cui si affianca simmetricamente una dorsale nord-occidentale che parte dal Gutturu Mannu per dirigersi a nord lungo la parte nord-orientale dell’Isola, attraverso passaggi che sono ancora allo studio di Forestas.
Dieci aree sentieristiche individuate da Forestas: c’è anche il Medio Campidano

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