di Manuela Corona
Torna per la terza volta l’argomento “tassa di soggiorno” tra i banchi dell’aula consiliare di Villa Diana a Sardara e sono di nuovo i membri del gruppo di minoranza a sollevare la questione portando un’interrogazione all’attenzione della Giunta. Stavolta con un certo sdegno, dovuto principalmente al fatto che questa fantomatica (ed agognata?) tassa da accollare ai turisti non sia ancora entrata in vigore dopo più di un anno da quando maggioranza e minoranza hanno univocamente promosso l’iniziativa.
La stessa sarebbe dovuta entrare in vigore il primo luglio 2018, dopodiché c’è stato il rinvio al primo gennaio 2019 e, allo stato attuale, non è stata comunicata alcuna data di futura applicazione.
La preoccupazione della minoranza sembra essere più che altro di fare una non bella figura davanti a questi ripetuti rinvii, poiché «Si sarebbe potuto tranquillamente fare campagna elettorale andando contro l’istituzione di una nuova tassa da parte dell’amministrazione, invece si tratta di un provvedimento condiviso dall’intero Consiglio. Ancora una volta non si sta applicando concretamente quel che si è deciso», attacca il capogruppo Roberto Caddeo.
La replica del sindaco Roberto Montisci ha il sapore delle scuse: «La volontà da parte dell’amministrazione di continuare ad applicare l’imposta di soggiorno è ferma, ma i problemi che stiamo avendo, dovuti in particolare all’assenza per infortunio della responsabile dell’ufficio tributi, ha rallentato tutto. Quindi piuttosto che imporre agli uffici ulteriori adempimenti abbiamo preferito lasciare che, almeno sull’ordinario, continuassero a svolgere la loro attività, seppure a rilento. Questa cosa potrà avere un epilogo nel momento in cui saremo un po’ più tranquilli sul versante del personale. Questo è tutto».
La minoranza non è affatto soddisfatta, ma incassa la risposta e si mette nuovamente in attesa.
Aggiungi Commento