Prosegue l’intensa attività estiva dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno che, nell’ottica di una continua espansione e decentramento degli appuntamenti, propone live su tutto il territorio con occhio attento al raggiungimento di nuovi target d’interesse. Prossima data in calendario sabato 30 Luglio alle 22.30 in Piazza Funtanedda a Escovedu (Or) con il concerto di Randagiu Sardu che si esibirà assieme a Stefano Casti, Davide Crabu e Maurizio Vizilio. La manifestazione è realizzata con il contributo del Comune di Usellus e in collaborazione con con la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione Beni Culturali Informazione Spettacolo Sport.
La serata vede protagonista uno fra i più importanti artisti musicali isolani che si esprimono in limba attraverso un originalissimo stile misto di hip hop e raggamuffin. Con all’attivo vari album originali, l’artista sanlurese canta in sardo campidanese e lega la sua musica alle tematiche sociali, alla storia, all’ambiente e al territorio. Carlo Concu, in arte Randagiu Sardu, nato nelle terre sanluresi e da sempre amante di tutto ciò che produce un rumore, un ritmo, un suono, si avvicina alla musica suonando le percussioni e la batteria. La sua passione si concretizza quando si avvicina alla cultura hip hop dapprima provando a ballare breakdance in strada ed ascoltando il rap e poi innamorandosi del reggae e del raggamuffin. La sua musica nasce e vive in una dimensione rurale, piena di vita e di sincera partecipazione alle dinamiche di una cultura che non rinnega le proprie origini ma si affaccia a un mondo in continua evoluzione. I testi impegnati ed ironici, fatti di rime in italiano senza mai dimenticare la lingua madre sarda, avvicinano il pubblico ai temi forti dell’identità isolana, stimolando riflessioni e invitando ogni individuo alla ricerca di un ruolo possibile all’interno dello scenario sociale contingente. Tutto questo attraverso una modalità dove l’energia vola alta e si fa fluida tra ritmi impetuosi e il coinvolgimento del pubblico.
Un appuntamento quindi da non perdere, immerso nella magica atmosfera di uno dei borghi più piccoli dell’Alta Marmilla, tra antichi edifici e la possente natura del Monte Arci.
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