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Cultura

Barumini, esperti a confronto sugli Etruschi tra Sardegna e Mediterraneo

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di Carlo Fadda
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Si è concluso il confronto tra esperti internazionali, sulla presenza degli Etruschi tra Sardegna e Mediterraneo, svoltosi il 28 e 29 ottobre al Centro culturale Giovanni Lilliu, sul tema “Al di là del mare – Etruria e Sardegna in mille anni di storia”. Sotto il segno dell’archeologia, divulgazione scientifica e cultura, che ripercorre i viaggi degli Etruschi tra Sardegna e Italia hanno lasciato tracce indelebili in una sorta di continuità territoriale storico-culturale. È quanto è emerso dall’approfondimento e dibattito inserito nell’appuntamento organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, con l’Università di Sassari, la Sabap per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
L’evento curato da Gianfranca Salis, Marco Rendeli e Andreina Ghiani, s’inserisce sulla scia dell’importante mostra sugli Etruschi attivata dalla Fondazione con la collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann), i Musei Capitolini e la Soprintendenza, inaugurata appena 5 mesi fa. «Questo appuntamento ha permesso di riunire a Barumini, importanti esperti e studiosi sugli Etruschi, la cui storia sta appassionando tantissimi turisti che stanno visitandola mostra inaugurata a maggio, superando i 16 mila ingressi – dice Emanuele Lilliu presidente della Fondazione – Proseguiremo col Museo napoletano e non solo, per continuare a rafforzare quelle sinergie che ci stanno permettendo di consolidare e far crescere i flussi turistici dei nostri siti archeologici e culturali». Mentre per Marco Rendeli: «La mostra sta offrendo argomenti interessanti di approfondimento e l’incontro ha permesso di capire gli studi e le novità che stanno emergendo su questo popolo».

Alla due giorni dedicati all’incontro, gli esperti e studiosi intervenuti attraverso le loro relazioni, hanno messo in luce aspetti ancora sconosciuti e illustrato i progetti di studio in campo, su una delle civiltà e culture più importanti della storia passata. Gli approfondimenti delle due sessioni di lavoro si sono concentrati su “Età del ferro, formazione, trasformazioni, scambi in area tirrenica e correnti, circuiti, mercati in età orientalizzante e arcaica nell’area tirrenica”. Paolo Giulierini, direttore del Mann di Napoli, sottolinea che «Con Barumini siamo legati grazie a una importante convenzione triennale che sta già dando importanti risultati. Si è partiti da mostre internazionali per altri importanti appuntamenti». Sono intervenuti Michele Zucca sindaco di Barumini, Emanuele Lilliu presidente della Fondazione Barumini, Francesco Muscolino direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Giuseppe Sassatelli presidente Istituto di studi Etruschi e Italici, Paolo Giulierini direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Monica Stochino soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, Bruno Billeci soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.

Oltre ai tanti studiosi ed esperti in presenza e in collegamento da remoto, che hanno dato il loro importante contributo alla riuscita dell’incontro internazionale. Tanta la soddisfazione tra i partecipanti e i componenti del Cda della Fondazione, Salvatore Bellisai, Caterina Lilliu e il segretario generale Tonino Chironi. Al Centro culturale Giovanni Lilliu, restano ancora in vetrina per i visitatori, gli oltre 100 reperti provenienti da varie parti del territorio sardo, dalla collezione etrusca del Museo archeologico nazionale di Napoli, dal Museo etrusco di Villa Giulia, dai Musei Capitolini di Roma, ma anche dal Museo archeologico di Firenze.  «In questo territorio abbiamo scoperto luoghi straordinari – affermano alcuni dei partecipanti – Un territorio ricco di storia, arte e cultura simbolo della storia millenaria sarda». Questo è turismo culturale che genera sviluppo, ricadute economiche e occupazionali nell’intero territorio con i monumenti archeologici, storici e culturali del paese della Marmilla famoso ormai nel mondo intero.

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