di Gian Luigi Pittau
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Federico Sollai, 49 anni, laureato in ingegneria civile e dottore di ricerca in tecnica ed economia dei trasporti, è in candidato sindaco della lista “Insieme per Villacidro”. Ha ricoperto nel periodo 2011-2016 la carica di vicesindaco e assessore all’urbanistica, viabilità, innovazione tecnologia e politiche energetiche.
Dal 2016 è capogruppo di opposizione in consiglio comunale e componente delle commissioni Statuto/Regolamenti e Urbanistica.
Cosa l’ha spinta a candidarsi come sindaco alla guida del paese?
«Mi ha spinto l’amore per il mio paese e la voglia di poter contribuire, insieme al gruppo che con me ha accettato questo impegno, alla valorizzazione del grande potenziale di risorse di cui Villacidro dispone. Ci anima la determinazione e la voglia di costruire un progetto di sviluppo di Villacidro secondo una visione ambiziosa, con l’obiettivo di fornire opportunità in tutti i settori. Sono onorato del fatto che la mia candidatura a sindaco è stata unanimemente riconosciuta ed accettata senza eccezioni. Da parte mia ho garantito un forte impegno a coinvolgere direttamente e attivamente tutte le persone interessate alla realizzazione dell’ambizioso programma che abbiamo in mente».
Come è composta la lista? Civica o politica?
«È una lista inclusiva, contraddistinta dalla forte coesione e condivisione degli obiettivi, che nasce da un percorso comune fatto da diversi consiglieri di minoranza, attorno al quale si sono uniti donne e uomini di sensibilità ed esperienze diverse. Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di unire le migliori energie del nostro paese, per proporre un progetto inclusivo, innovativo e lungimirante, partendo dalle persone e dalla loro preparazione. Al nostro interno sono presenti persone con importanti competenze che hanno già fatto esperienze amministrative e altre che invece non hanno mai fatto politica ma che si sono contraddistinte nell’impegno nella società civile e nelle professioni».
In caso di vittoria quali saranno le prime azioni da compiere?
«Le prime azioni saranno rivolte al decoro urbano e alla cura degli spazi comuni del nostro paese. Con il supporto dei dipendenti comunali e di esperti, saranno attuate misure per la semplificazione della burocrazia di ogni genere che, attualmente, frenano le iniziative dei cittadini e delle imprese. Saranno quanto prima avviate le procedure per il potenziamento dell’amministrazione Comunale, base imprescindibile per la realizzazione di qualsiasi progetto immediato e di lungo periodo. Sarà, inoltre, favorita la creazione di una unità di progettazione integrata che sappia affrontare la complessità delle azioni di lungo periodo che occorrerà attuare per dare sviluppo a Villacidro, da troppi anni ferma e isolata nel contesto territoriale e regionale. Ci riferiamo in particolare a tutti quegli interventi che hanno come obiettivo la transizione ecologica della nostra comunità, come l’efficientamento energetico, la riduzione dell’uso di fonti energetiche fossili, la produzione di energia da fonti rinnovabili, spingendo sul riuso e su servizi e processi di produzione sostenibili».
Quali sono i settori più importanti su cui agire?
«Il decoro urbano, la cura degli spazi pubblici, delle periferie e dei luoghi del nostro paese sono essenziali e saranno le primissime azioni ad essere attuate. Un paese pulito e curato è presupposto essenziale per il benessere di una comunità. I settori su cui occorre agire nell’immediato sono anche quelli legati ai servizi alle persone, in particolare quelli rivolti alle fasce più deboli e la semplificazione delle procedure e dei vincoli per tutti i cittadini che intendono operare a qualsiasi titolo nel nostro paese. La morte della grande industria nel nostro territorio ci impone nuovi e ambiziosi scenari: la Comunità villacidrese può trovare un forte sviluppo e opportunità di lavoro dalla valorizzazione dell’ambiente, dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, dei servizi, del turismo e dell’associazionismo che hanno sempre distinto il nostro comune».
Come valorizzare il ricco patrimonio ambientale e culturale del paese?
«Ambiente e cultura: binomio indissolubile. Oggi più che mai abbiamo necessità di leggere la nostra realtà attraverso un’ottica di trasversalità. Parole chiave saranno innovazione e digitalizzazione per la diffusione del sapere e della memoria a livello non solo locale ma internazionale; Villacidro deve essere promossa nella sua interezza agli occhi esterni. Un brand unico che offra un ricco ventaglio di possibilità: turistiche, culturali, esperienziali, imprenditoriali. Per fare questo attiveremo azioni di progettazione europea che diano respiro a un comune che ha bisogno di dialogare col resto del mondo; rafforzeremo la nostra identità attraverso la costruzione di una rete con le associazioni villacidresi e altri enti privati e pubblici».
Quali opportunità per evitare l’emigrazione dei giovani?
«I tanti giovani che fanno parte del nostro gruppo e quelli che abbiamo avuto modo di ascoltare hanno delineato un quadro molto chiaro: hanno Villacidro nel cuore e non la lascerebbero mai se non per necessità. Se i giovani vanno via da Villacidro è perché mancano le opportunità e il terreno per coltivare le loro passioni e ambizioni. Per troppo tempo sono stati tenuti ai margini e non è stata ascoltata la loro voce, soprattutto dopo questo lungo periodo di privazione dovuto alla pandemia. La nostra idea è quella di investire sui servizi a loro dedicati, anche e soprattutto attraverso la creazione di spazi di co-working in cui i ragazzi potranno condividere esperienze formative, idee e progetti».
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