Nel cineteatro di Sardara si è tenuto un incontro del festival “Rete dei castelli” che ha coinvolto i paesi di Ales, Las Plassas, Sanluri, Villamar e Laconi. L’iniziativa si è configurata come una presentazione dei principali castelli medievali presenti nel territorio della Marmilla, unita a performance teatrali suggestive, spettacoli dal sapore circense e talvolta primitivo.
L’appuntamento di Sardara si è aperto con l’intervento del sindaco Roberto Montisci che si è detto soddisfatto del successo della manifestazione, atta a valorizzare la storia e le caratteristiche del territorio, superando i campanilismi e rendendo omaggio ad un periodo fondamentale della storia sarda: il Medioevo.
Anche l’archeologo Giorgio Murru ha sottolineato l’importanza dell’età dei Giudicati, designandolo come un’epoca in cui i sardi sono stati protagonisti e fautori delle proprie sorti. «Nel Medioevo», ha spiegato, «nascono i sardi di oggi».
È intervenuta poi Gabriella Uccheddu, archeologa direttrice degli scavi al castello di Monreale, che ha illustrato le ultime novità emerse con il settimo e più recente intervento di scavo (iniziato nel 2016 e ancora in corso), riguardanti in particolare la presenza di tracce di un villaggio attorno alla fortezza.
Dopo il convegno i partecipanti si sono diretti verso piazza Emilio Lussu, nella quale si sono esibiti la compagnia di Teatro Circo Maccus di Cagliari e l’artista terralbese Gionata Feuer Frei. Davanti ai numerosi spettatori, gli artisti si sono esibiti in performance suggestive combinando giocoleria con il fuoco, numeri di acrobatica e movimenti coreografici in sincrono. Il tema predominante è il fuoco, nel suo significato più primitivo e rituale, in un’esibizione certamente originale e di grande effetto.
Francesca Garau
Festival “Rete dei castelli” con convegno e spettacoli

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