<Nessuna spaccatura della minoranza. Anzi, il nostro gruppo ha dimostrato rispetto di ognuna delle posizioni prese>, ha commentato così il consigliere Roberto Caddeo, il suo voto a favore dell’uscita dalla società Villaservice e dal consorzio Sa Corona Arrubia, partecipate dal comune di Sardara. Seppur per ragioni differenti da quelle presentate dalla maggioranza, anche il consigliere Caddeo ha approvato la proposta. <Per quanto riguarda il Consorzio – ha spiegato il sindaco – ci sembra coerente evitare sovrapposizioni di enti, visto che Sardara non fa parte dell’Unione dei Comuni della Marmilla, ma dell’Unione dei Comuni “Terre del Campidano” che ho l’onore di rappresentare in veste di presidente. Per Villaservice invece esiste un rischio d’impresa connaturato alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti. È evidente che un socio di capitale ha l’obbligo di ripianare eventuali perdite d’esercizio. La decisione di dismettere la partecipazione deriva dal fatto che il risparmio annuale dei costi di smaltimento dell’umido, 12mila euro, vanno a beneficio della ditta che si è aggiudicato l’appalto della raccolta dei rifiuti nell’Unione dei Comuni>. Diametralmente opposte le motivazioni che hanno portato il consigliere di opposizione a votare a favore. <Ho combattuto da tempo per attuare questa decisione – ha dichiarato Caddeo – perché quello che ho visto delle due società non mi piace. Più che erogare e garantire servizi, sembravano erogare favoritismi, tornaconti di natura elettorale. Ricordo ancora quando ad un’assemblea è stato approvato l’affitto di un ramo d’azienda di 600mila euro annui, facendo conglobare azienda, dipendenti e tutto, senza il parere di nessuno, tanto meno dei revisori. Lo stesso per il Consorzio. Quando si va alle riunioni, certe decisioni sono già prese e predisposte, ignorando i soci non facenti parte dell’Unione dei Comuni della Marmilla, Sardara, Mogoro e Gonnostramatza. Mi chiedo come possano ricoprire certi incarichi alcuni che utilizzano strutture e soldi pubblici per interessi personali e politici. Per coerenza con le mie battaglie combattute in passato, oggi voto per uscire dalle due associate. Bisognava fare questo tipo di politica appena insediati e non attendere una disposizione di legge nazionale>. Qualche polemica nella discussione del punto solo per l’assenza dell’assessore Simona Ibba. <Con grande stupore – ha preso la parola il capogruppo di opposizione Giorgio Zucca – abbiamo notato che è assente un assessore e lo stesso era assente anche quando questo punto è stato approvato in Giunta. Avremmo gradito conoscere la sua opinione in merito>. Richiesta presa alla lettera dall’assessore Ibba che, quando ha raggiunto l’aula, ha prima tentato di dare spiegazioni in dichiarazione di voto per un altro punto all’ordine del giorno. Poi, stravolgendo il regolamento comunale, ha dato comunicazione dopo l’ultima votazione in programma, e in presenza della maggioranza e di Paolo Zucca, unico consigliere di minoranza rimasto in aula.
Marisa Putzolu
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