di Simone Muscas
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Due candidature inedite fra gli aspiranti alla carica di primo cittadino del paese che correranno nella prossima tornata elettorale. Si tratta di Gian Luca Atzeni, 49 anni, della lista numero 1 “Una svolta per Villamar” e Consuelo Siddu, 43 anni, della lista n. 2 “Col cuore per Villamar” 43 anni. Entrambi hanno già ricoperto cariche di rielevo all’interno della comunità: Atzeni ha ricoperto per dodici anni la carica di presidente della Pro loco del paese prima di cedere, nel 2020, la guida a Mauro Lilliu. Siddu è invece l’attuale assessora alle politiche sociali del gruppo di maggioranza capeggiato da Fernando Cuccu. Imprenditore lui e farmacista lei si affrontano in questa sfida elettorale inedita: li abbiamo incontrati per capire meglio le ragioni che li hanno spinti a proporre la propria candidatura e conoscere i loro propositi per la legislatura che verrà.
INTERVISTA A GIANLUCA ATZENI
Ha deciso di candidarsi a sindaco sulla base di quale ragione?
«Innanzitutto, perché siamo riusciti a creare un gruppo giovane, coeso e motivato: la fiducia nelle persone che compongono questa lista è stata la molla che mi ha spinto ad accettare la candidatura. Ma ancora prima di questo aspetto viene prima l’amore che da sempre ho verso il mio paese: da tanti anni vivo intensamente e in prima linea la vita quotidiana all’interno della comunità ed è per questo che ritengo che siano necessari dei cambi per rendere Villamar un paese più vivibile e moderno».
Qual è la sua visione di paese nei prossimi anni: cosa c’è da preservare e da cambiare?
«Occorrerà innanzitutto capire quali saranno le risorse disponibili per poter stabilire la programmazione di spesa dell’ente per i prossimi cinque anni. Sulla base di questa mi immagino che il futuro del nostro paese sia più misura d’uomo per tutti, soprattutto per giovani e anziani, le due categorie che in questo momento storico sono le più trascurate e che meritano maggior attenzione».
Nel breve periodo si ripartirà da?
«Decoro urbano e messa in sicurezza del paese. Villamar non ha bisogno di grandi progetti che riguardano la costruzione di infrastrutture: sono dell’idea che tante soluzioni che renderebbero il paese più a misura d’uomo passino più dalla riorganizzazione e dal perfezionamento dell’offerta già presente».
Quali invece i progetti nel medio-lungo periodo?
«La riqualificazione di alcune aree del paese, su tutte il parco giochi e l’orto botanico, e la creazione di un centro di aggregazione sociale per i cittadini della terza età e per i disabili. Sarà quindi importante una continua collaborazione fra il Comune insieme alla biblioteca e alle scuole del paese capace di creare nuove sinergie per l’integrazione dei più giovani».
Qualora dovesse diventare il nuovo sindaco, come si immagina la sua amministrazione?
«Snella e a disposizione di tutti. Il cittadino si deve sentire tranquillo: per questo puntiamo soprattutto al rapporto diretto con le persone evitando di richiuderci negli uffici. I problemi e le necessità di una comunità, infatti, si conoscono soltanto stando in mezzo alla gente. Proprio per questo è importante cercare di mantenere sempre un buon rapporto con le persone attraverso un dialogo continuo e costruttivo. Da un punto di vista personale credo che negli ultimi decenni abbia dimostrato, sia attraverso la mia professione da imprenditore sia da presidente della Pro loco, di tenere molto a quest’ultimo aspetto. Ed è proprio sull’ascolto dei problemi e delle necessità delle persone che, dedicando più tempo ai fatti che non alle parole, vorrei che il nostro gruppo costruisse la futura amministrazione del paese». (si. mu.)
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