Da alcuni anni sto collaborando con la Società sportiva calcistica USD Gonnosfanadiga, la quale ha intrapreso, nei fatti e non a parole, una coraggiosa iniziativa a favore dei giovani calciatori del paese, investendo risorse umane e finanziarie nel settore giovanile della Scuola Calcio (Ufficialmente riconosciuta dalla F.I.G.C. da quattro anni), con il coinvolgimento di allenatori qualificati, tutti in possesso del diploma Uefa “B” e continuamente aggiornati grazie ai corsi della F.I.G.C. .
Un impegno notevole ma proficuo, basti un dato che da quattro anni lo staff tecnico è composto dagli stessi tecnici che stanno portando avanti un programma di addestramento coordinati dal responsabile della prima squadra (Promozione) nonché Tecnico Federale Antonio “Lello” Floris di Tonara che adotta proponendoli i protocolli del settore giovanile federale.
L’obiettivo dichiarato e che sta perseguendo coerentemente la Società non è quello di vincere i tornei giovanili di Pasqua o Natale (se succede ovviamente non si disdegnano) ma di riuscire a portare a giocare, ogni anno, almeno due o tre atleti del paese in prima squadra.
Obiettivo che si sta sempre più avvicinando, considerato anche, che su alcuni nostri giovani giocatori si sta manifestando l’interesse di squadre di categoria superiore, ma la nostra forza è quella di aver creato un ambiente accogliente dove si impara divertendosi e fa sentire il ragazzo orgoglioso di giocare per la squadra del suo paese, anziché vincolare i ragazzi con il cartellino che lo lega forzatamente alla società.
La bontà, la cartina di tornasole del nostro lavoro è costituita dal lento ma costante aumento di ragazzi e ragazze iscritte che quest’anno ha raggiunto il numero (considerando solo la Scuola Calcio) di 110 elementi, che se rapportati al numero dei residenti costituisce, pur nella sua relativa dimensione, una percentuale elevata.
Purtroppo tutta questa attività cresciuta, grazie all’impegno di pochi e spesso vituperati dirigenti che sacrificano anche la famiglia per garantire la costante crescita sia numerica che qualitativa, rischia seriamente la prossima stagione sportiva di scomparire.
La causa? Il campo, oggi solo per restare nel circondario l’unico paese sprovvisto di impianto in erba sintetica o naturale è Gonnosfanadiga, circa un anno fa venne presentato ufficialmente il progetto per trasformare il vetusto campo in un moderno impianto in erba sintetica di ultima generazione, con spogliatoi, tribune, club house, un intervento da rendere orgogliosi i cittadini, si parlava di come organizzare gli allenamenti e le partite chiedendo ospitalità alle società vicinali.
Ebbene ci troviamo ormai a fine 2021 e per l’ennesima volta abbiamo condotto allenamenti nella polvere a causa della prolungata siccità, per impantanarci ora nel fango a causa della pioggia, senza considerare che quando poi il campo si asciuga se non viene livellato con una rete, si mettono a repentaglio le caviglie a causa del fondo costellato da buche e dossi micidiali, senza parlare che lavorare sulla tecnica, data l’asperità della superficie è praticamente impossibile.
Perciò provate ad immaginare in quali condizioni i bambini dei primi calci (5 – 6 anni) che si approcciano ad imparare i primi schemi motori, in quali condizioni si devono “allenare” non disponendo neanche di una palestra.
Ma le condizioni del campo è una parte del problema quello principale è di reperire e realizzare un’altra area sportiva visto l’elevato numero di squadre allestite, e considerato che la prossima stagione alle categorie dei: Primi Calci, Pulcini, Esordienti (2 squadre) Giovanissimi, Juniores e Promozione, si aggiungeranno gli Allievi, dove ci si allenerà?
Perciò mi faccio portavoce dello staff tecnico per comunicare che non è più possibile continuare in queste condizioni e pertanto pur con grande amarezza dobbiamo ammettere, che la prossima stagione, stante queste condizioni, si rischia che tutto ciò che è stato faticosamente costruito in questi anni, crolli come un castello di carte, con forte ridimensionamento dell’ attività dell U.S.D. Gonnosfanadiga; perché saremmo disposti a sopportare ancora i disagi solo con la prospettiva che i lavori vengano finalmente cantierati, ma soprattutto che si reperisca in tempi brevissimi un campo dove potersi allenare in spazi adeguati al numero dei ragazzi.
Sarebbe un peccato mandare all’aria tutto il lavoro fin qui svolto ma sinceramente non ci sono più le condizioni per continuare su questa falsariga e crediamo che soprattutto nell’interesse dei ragazzi bisogna porre fine a questo rassegnato fatalismo.
Cordialmente
Marco Usai
Corresponsabile categoria Esordienti
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