di Francesco Zurru
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Decine di escrementi di cane anche sui marciapiedi proprio di fronte all’ingresso delle abitazioni. Accade da troppo tempo in pieno centro abitato a Gonnosfanadiga. Camminare sui marciapiedi significa fare uno slalom quotidiano in mezzo a sporcizia e cattivi odori. Per colpa dell’inciviltà di uno o più proprietari di animali, che vengono portati a passeggio per la strada.
La gente è molto arrabbiata e stanca per i bisognini dei cani che non vengono raccolti. Nessuno, però, è ancora riuscito a cogliere in flagrante il colpevole o i colpevoli di questa situazione. Alcuni commercianti l’hanno denunciata nelle pagine di un quotidiano regionale, ma niente è cambiato. Anzi.
Il Codice penale punisce chi lascia gli escrementi del cane non raccolti in un luogo pubblico. Quindi per strada o sul marciapiede. In particolare, commette reato chiunque deturpa o imbratta cose mobili altrui con una multa fino a 103 euro. La sanzione, però, va da 300 a 1.000 euro se il fatto viene commesso su beni immobili. In questo caso è prevista anche la reclusione da 1 a 6 mesi. Pena ancora più severa se le feci vengono depositate e non raccolte su cose di interesse storico o artistico: reclusione da 3 mesi a 1 anno e multa da mille a tremila euro.
L’amministrazione comunale dovrebbe delegare i vigili urbani o la compagnia barracellare per debellare questo incivile comportamento e nel contempo fare entrare anche qualche euro nelle casse comunali con le giuste sanzioni.
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