di Maurizio Onidi
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Venerdì 10 Gennaio, alle 17, biblioteca comunale “Sergio Atzeni”, ancora una iniziativa dell’associazione XConoscereXFare che affronta tematiche sulla condizione femminile con particolare attenzione agli abusi e violenza sulle donne e i minori.
«Cerchiamo di variare, le modalità di comunicazione con proposte di segno diverso in modo da incuriosire e quindi sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sui temi di cui ci occupiamo. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo proposto una opera realizzata collettivamente, un’installazione che mirava ad evocare la condizione di trappola o prigione mentale in cui si trovano molte donne vittime di manipolazione e violenza. Con l’ospitalità della Filodrammatica Guspinese, nella bella rassegna del dicembre teatrale abbiamo proposto la rappresentazione teatrale “Mer’e domu”, tratta dal libro di Daniela Frigau, rappresentata dalla compagnia Come.te di San Gavino. Un evento che ha avuto un grande successo soprattutto per la maestria e l’efficacia della messa in scena e recitazione», dichiara Clelia Atzori, presidente dell’associazione XConoscereXFare.
«È sempre in atto la rassegna “Ritratti. Le sfide delle donne” che prossimamente sarà dedicata a Nellie Bly, considerata la prima giornalista d’inchiesta. Ora è il momento della musica. La nostra curiosità ci ha portato a indagare nel mondo della musica leggera e cantautorale ed estrarne alcuni brani che dagli anni sessanta ad oggi hanno trattato la violenza e altri temi sociali riguardanti il mondo femminile. Ci sarà una breve descrizione del testo con riferimento al periodo di uscita del disco, ascolteremo una decina di canzoni accompagnate da immagini a tema. Insomma, un modo apparentemente più leggero per affrontare temi che pesano come macigni. Tante proposte diverse per parlare dei temi che ci sono cari con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone e mettere tutti in condizione di soffermarsi su argomenti e situazioni che sono la nostra quotidianità», sottolinea Clelia Atzori.
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